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Assemblea a Scafati dopo rogo Helios, timori e rassegnazione

Scafati. Dibattito pubblico sul sito ex Helios, tra timori per la salute, poca partecipazione e misure annunciate dal sindaco.

Assemblea pubblica e rabbia della comunità

Scafati, mercoledì sera, piazza Vittorio Veneto ha ospitato un’assemblea promossa dalla Casa del Popolo, che ha chiamato a raccolta cittadini e comitati per discutere le conseguenze del rogo divampato nell’area industriale dell’ex Helios. Al centro del dibattito, le testimonianze di sofferenza della comunità di Contrada Cappelle e la richiesta di interventi concreti. Il tema dell’inquinamento e delle sue implicazioni per la salute dei residenti non è nuovo per la città scafatese, che da oltre dieci anni vive sotto il costante rischio della vicinanza al sito di stoccaggio di via Ferraris. Nonostante le promesse, infatti, il sito non è mai stato realmente chiuso, alimentando malumori e insoddisfazione tra i cittadini, che lo considerano pericoloso. Durante l’assemblea, è emersa una forte insofferenza nei confronti della situazione attuale e una volontà condivisa di impedire, nel futuro, la riattivazione dell’attività presso l’attuale sito gestito dalla Seneca. Le proposte non sono mancate: si è parlato di convocare un consiglio comunale monotematico per discutere la questione e di presentare un esposto in Procura per denunciare i danni alla salute della cittadinanza.

Disillusione civica e interventi istituzionali

Tuttavia, un dato significativo è emerso durante l’incontro: la scarsa partecipazione dei residenti nelle vicinanze dell’ex Helios, forse indice di una crescente “disillusione civica” rispetto a una problematica su cui la politica, dopo tanti anni, non è riuscita a trovare soluzioni alternative. Un altro aspetto che ha suscitato dibattito è l’operazione di “pacificazione” avviata dal sindaco Pasquale Aliberti, che quotidianamente aggiorna la cittadinanza sulla situazione dell’incendio, rassicurando sul fatto che i parametri di inquinamento atmosferico sono nella norma, anzi in calo. Il primo cittadino ha anche emanato una nuova ordinanza per costituire una task force che presidi l’area giorno e notte, al fine di prevenire nuovi roghi, in attesa delle conclusioni delle indagini e della rimozione dei rifiuti coinvolti nell’incendio. «Facciamo tutto ciò che è nelle nostre possibilità per la salute dei cittadini di Scafati, ma anche a tutela dei residenti nelle città confinanti senza alcuna strumentalizzazione – ha detto –. Ognuno deve svolgere il proprio ruolo: lasciamo agli organi competenti l’individuazione delle responsabilità».

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Alfonso Romano
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