spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

I “Paputi” di Sarno, fede e tradizione senza tempo

Sarno. La processione dei "Paputi" coinvolge confraternite, canti penitenziali e street art, celebrando la Passione con spiritualità e tradizione.

La Passione rivissuta tra croci, canti e silenzi

Il Venerdì Santo ripropone la secolare processione dei Paputi, un rito che affonda le sue radici nel XII secolo e che continua a essere un momento centrale della Settimana Santa per Sarno. Alle prime luci dell’alba, i membri delle nove confraternite cittadine, vestiti con tuniche bianche e cappucci, si incamminano per le strade del centro storico portando pesanti croci lignee, in un percorso che rievoca la Passione di Cristo. Particolarmente distintiva è la confraternita di San Matteo, i cui membri indossano tuniche rosse, simbolo del sangue e del dolore di Cristo.

Un rito secolare tra spiritualità e identità locale

Durante la processione, i “Paputi” saranno accompagnati da cantori che intoneranno antichi canti penitenziali, trasmessi oralmente di generazione in generazione, creando un’atmosfera di profonda spiritualità e riflessione. Il corteo si fermerà davanti a ciascuna chiesa cittadina, dove si svolgeranno momenti di preghiera e meditazione. In preparazione all’evento, alcune strade del centro storico sono state decorate con opere di street art temporanee, ispirate ai colori della Quaresima e dei cappucci dei “Paputi”, aggiungendo un tocco contemporaneo a questa tradizione millenaria. La processione si concluderà intorno a mezzogiorno, con il rientro dei partecipanti nelle rispettive parrocchie. Questo evento non solo rappresenta un momento di fede e devozione, ma è anche un’importante occasione di coesione comunitaria e di valorizzazione del patrimonio culturale di Sarno.

Pompei, scoperto rilievo funerario di una coppia

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari