Nasce il nuovo asilo nido in via Pendino
A San Marzano sul Sarno, in Via Pendino, in un’area in disuso, già di proprietà comunale, dove sorgeva l’ex serbatoio idrico oggi in disuso, è stato avviato il cantiere del secondo Nido comunale finanziato con il PNRR. Sul posto per seguire l’andamento dei lavori di bonifica e demolizione della vecchia struttura, il vice sindaco e assessore delegato Vincenzo Marrazzo.
L’intervento
L’intervento, finanziato con un contributo pari a 1.008.000 euro, rientra nell’Investimento 1.1 “Piano per asili nido e scuole dell’infanzia”. La conclusione dei lavori è prevista per il 30 giugno 2026, con la realizzazione di una moderna struttura in grado di ospitare 42 bambini nella fascia d’età 3-36 mesi.
Per l’amministrazione del sindaco Andrea Annunziata il concetto di Nido d’infanzia non è solo un luogo di accoglienza, ma un vero e proprio spazio educativo che accompagna i più piccoli nel loro percorso di crescita, affiancando le famiglie nella formazione della personalità dei futuri adulti. Un presidio formativo e sociale fondamentale, un ambiente che stimola la socializzazione e lo sviluppo delle prime competenze relazionali come afferma il vice sindaco Vincenzo Marrazzo che mette in evidenza l’ampliamento del polo scolastico cittadino.
Il crono programma
La conclusione dei lavori è prevista per il 30 giugno 2026, con la realizzazione di una moderna struttura in grado di ospitare con tutti i comfort e nella massima sicurezza i piccoli cittadini di San Marzano.
Un traguardo importante per la comunità guidata dal sindaco Andrea Annunziata che ha deciso di programmare e investire con lungimiranza sul futuro amministrativo, partendo proprio dai più piccoli. Un intervento atteso, destinato a rafforzare l’offerta educativa cittadina in un settore fondamentale come quello dell’educazione prescolare, valorizzando uno spazio urbano altrimenti inutilizzato.
Il progetto ha seguito un iter amministrativo preciso: dal documento di indirizzo dalla progettazione alla sua approvazione con delibera del Commissario Straordinario, fino all’aggiornamento della programmazione triennale dei lavori pubblici (2024-2026), che ha incluso la nuova struttura tra le priorità per l’anno in corso.
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