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Angri. Strade invase dai rifiuti: è allarme ambientale

Angri. Dal Rione Alfano a Via Nazionale, fino alla nuova strada RFI, la città è stretta nella morsa dell’inciviltà

Rione Alfano e Via Nazionale nel degrado: città sotto assedio dei rifiuti

Angri. Non solo Rione Alfano. Anche Via Nazionale, una delle arterie più trafficate del territorio, e la nuova strada realizzata da RFI tra Corso Vittorio Emanuele e Via Nazionale, sono ricettacoli di rifiuti speciali e materiali ingombranti, abbandonati con inquietante leggerezza. Carcasse di elettrodomestici, pezzi meccanici, vecchi materassi, mobilio rotto, pneumatici, persino residui di lavorazioni industriali: un campionario tossico che deturpa l’ambiente e mette a rischio la salute pubblica.

L’inciviltà, senza opportuni controlli, di pochi continua a generare un danno collettivo. L’assenza di senso civico, e i rari controlli, si traduce in un pericolo concreto per il territorio: questi rifiuti, oltre a essere ingombranti, possono contenere sostanze nocive, difficili da smaltire e capaci di contaminare suolo e falde acquifere. Un problema ambientale che diventa anche sanitario, soprattutto nelle aree periferiche o isolate, spesso escluse da controlli sistematici.

Comune in azione: “Serve la collaborazione di tutti”

Ci vuole una risposta chiara e decisa. L’assessore all’ambiente Salvatore Mercurio ha attivato, nel limite delle sue possibilità, una serie di controlli mirati per identificare i responsabili degli abbandoni, con sanzioni e segnalazioni alla Procura in caso di rifiuti pericolosi. Sono già al vaglio i filmati delle foto trappole mobili e altri elementi utili all’individuazione dei trasgressori.

«Abbandonare rifiuti è un reato – sottolinea Mercurio – e chi inquina deve pagare. Chiediamo ai cittadini di non voltarsi dall’altra parte, ma di denunciare chi deturpa i nostri spazi comuni». L’Azienda speciale AES ha già predisposto una campagna informativa per ricordare le modalità corrette di conferimento presso i centri di raccolta autorizzati e i calendari per il ritiro degli ingombranti.

L’obiettivo è duplice: ripristinare il decoro urbano e costruire una cultura della responsabilità, partendo proprio dalle periferie, troppo spesso abbandonate non solo dai rifiuti ma anche dall’amministrazione. «Ogni gesto conta – conclude l’assessore – e la battaglia contro l’inciviltà è una sfida che si vince solo insieme».

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