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Mobilità nell’Agro Nocerino Sarnese: tra Masterplan e nuove sfide

Il traffico nell’Agro resta un problema; urgono soluzioni strutturali con il Masterplan, la pedemontana e nuove infrastrutture.

Tra nuove infrastrutture e nodi irrisolti

La mobilità resta uno dei principali ostacoli allo sviluppo dell’Agro Nocerino Sarnese, un territorio denso di attività ma soffocato da una rete viaria inadeguata. E c’è il Masterplan.

La Strada Statale 268 e le criticità della sicurezza

La Strada Statale 268 del Vesuvio rappresenta da decenni una delle principali arterie per i collegamenti tra i comuni dell’Agro e l’area vesuviana. Nonostante i numerosi interventi di ammodernamento, resta fondamentale il completamento dei lavori di messa in sicurezza e il rafforzamento di alcuni tratti ancora pericolosi. L’arteria, strategica anche in ottica di Protezione Civile, deve essere resa più scorrevole e sicura, considerando l’alto tasso di traffico e i gravi incidenti che ancora oggi si registrano.

La Regione Campania dovrà inevitabilmente contemplare un ulteriore rafforzamento della SS268, magari con nuove corsie di emergenza e una gestione più efficiente degli accessi. Ma anche la rete della strada ferrata potrebbe conoscere un nuovo slancio con la realizzazione di una stazione dell’alta velocità proprio nel cuore dell’agro tra Striano e Nocera Superiore, per il momento è, però, tutto ancora nebuloso e in nuce. Tra i punti del Masterplan infatti si legge del “Recupero e completamento della rete per il trasporto su gomma e il recupero e la rifunzionalizzazione delle reti per il trasporto su ferro nell’ottica di una valorizzazione dell’area ZES e di una maggiore connessione con le zone portuali di Salerno”. Sarebbe una vera occasione.

La nuova rampa autostradale di Pagliarone: una boccata d’ossigeno

Un importante segnale di apertura arriva dall’autostrada A3 con la prossima apertura della rampa in località Pagliarone ad Angri. La nuova uscita consentirà una connessione diretta verso il centro cittadino e la zona industriale, decongestionando l’attuale traffico che soffoca il casello Angri Sud e migliorando anche l’accessibilità a Sant’Antonio Abate e alla fascia dei Monti Lattari. La nuova infrastruttura sarà essenziale non solo per il traffico commerciale ma anche per i residenti, che da anni lamentano tempi di percorrenza insostenibili. L’area detta “Pagliarone”, tra Angri e Sant’Egidio del Monte Albino, potrebbe diventare un importante e funzionale hotspot per bus diretti sulla Costa D’Amalfi interdetta ai grossi mezzi costretti a sostare proprio nei pressi dell’area sostituiti dai minibus. Soste di interscambio che creano disagio agli autisti del pullman costretti a lunghe e snervanti soste senza alcun servizio igienico, ne di ristoro.

La pedemontana tra Angri, Corbara e Sant’Antonio Abate

Tra i progetti in discussione, emerge la possibile realizzazione della pedemontana tra Angri, Corbara e Sant’Antonio Abate, una strada che collegherebbe i tre comuni ai piedi dei Monti Lattari, consentendo un rapido accesso dall’area vesuviana e alla costa. L’opera rappresenterebbe una svolta per il traffico locale, favorendo anche lo sviluppo turistico e commerciale del intero comprensorio sarnese e vesuviano, oggi penalizzata da una viabilità lenta e frammentata. Serviranno fondi adeguati e una concertazione territoriale forte, per evitare che il progetto si areni come già successo in passato per opere simili.

Nocera Inferiore e la rotatoria di Via Atzori: un’opportunità mancata

Nonostante le aspettative, la grande rotatoria di Via Atzori a Nocera Inferiore non ha definitivamente risolto il nodo traffico all’ingresso della città. Anzi, le lunghe code in entrata e uscita testimoniano che l’intervento infrastrutturale, pur concepito per migliorare i flussi, non è riuscito a snellire il traffico, nelle ore di punta, né a rendere più rapidi gli attraversamenti urbani. Serve una revisione del sistema di circolazione, con nuovi percorsi alternativi e soprattutto una sinergia tra trasporto pubblico e privato, elemento ancora totalmente assente nel disegno della mobilità cittadina. I comuni devono investire nel trasporto pubblico.

Verso una visione integrata con il Masterplan

L’Agro Nocerino Sarnese (puoi approfondire qui) ha bisogno di una visione integrata della mobilità, che superi la logica degli interventi tampone e punti a un disegno organico. Il Masterplan (scopri cos’è qui) in corso di definizione è un’occasione cruciale per rilanciare l’intero sistema infrastrutturale dell’area. Sarà fondamentale investire anche nel trasporto pubblico, oggi quasi inesistente a livello di interconnessione tra i vari comuni, oltre che in sistemi di mobilità dolce come le piste ciclabili e i percorsi pedonali protetti. Solo così l’Agro potrà davvero guardare al futuro e diventare competitivo rispetto agli altri poli della Campania.

Aeroporto Salerno volano per sviluppo logistico turistico in Campania

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