Quattro candidati e coalizioni in campo
Con la presentazione delle liste, prende forma il quadro politico per le elezioni amministrative del 25 maggio a Nola. Quattro i candidati a sindaco: Antonio Ciniglio, sostenuto dalla Lista Gelso con un progetto civico; Andrea Ruggiero, espressione del fronte civico-progressista appoggiato da sette liste; Maurizio Barbato, candidato del centro-destra con il simbolo di Fratelli d’Italia; e Agostino Ruggiero, in campo per il Partito Socialista Italiano, volto della tradizione socialista locale. La costruzione delle coalizioni è stata travagliata, tra ritiri e tensioni, come dimostra il passo indietro di Giuseppe Tudisco, che ha denunciato l’imbarbarimento del dibattito politico.
Strategie, tensioni e ritiri dell’ultima ora
La fase preparatoria è stata segnata da accordi instabili, rinunce e ripensamenti strategici. Emblematico il caso di Giuseppe Tudisco, inizialmente in corsa come candidato civico, poi ritiratosi insieme ai Giovani Democratici, criticando la deriva personalistica e le logiche di potere. Nonostante le difficoltà, i quattro candidati ora ufficiali riflettono le diverse anime della città: civismo innovativo, tradizionalismo di centro-destra e memoria socialista, offrendo agli elettori un ventaglio di proposte e visioni per il futuro di Nola.
Le sfide della campagna elettorale
Si apre adesso un mese decisivo, che dovrebbe ruotare attorno a temi concreti: sviluppo urbanistico, gestione dei servizi, rilancio del centro storico e politiche sociali e culturali. Resta da vedere se la campagna saprà andare oltre la mera contrapposizione di simboli e logiche di spartizione. Nola ha bisogno di una politica che sappia parlare di futuro, ricostruendo fiducia e partecipazione, in una fase storica in cui la qualità del confronto sarà il vero metro della maturità politica della città.
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