Un’edizione diversa nel segno del rispetto
Anche quest’anno la comunità di Pagani ha reso omaggio alla Madonna delle Galline, pur in un clima di lutto per la scomparsa di Papa Francesco. L’usuale rito dell’apertura delle porte del Santuario, previsto per venerdì 25 aprile, è stato sostituito da una veglia di preghiera e da una messa in suffragio, celebrando la memoria del Pontefice. Nonostante l’assenza del rito, la statua della Madonna è rimasta esposta ai fedeli per tutta la giornata, offrendo momenti intensi di raccoglimento e preghiera silenziosa.
La processione tra emozione e simboli di devozione
La processione di domenica ha visto la sacra effige attraversare con solennità le vie della città. Particolarmente suggestivo è stato il passaggio in via Trieste, dove la Madonna è stata accolta da una pioggia di coriandoli realizzati con involucri di uova di cioccolato, regalando un colpo d’occhio emozionante e inedito. Nonostante il dolore per la perdita di Papa Francesco, la devozione popolare si è espressa con forza, dimostrando quanto il culto della Madonna sia radicato nella comunità paganese, capace di trasformare anche il dolore in un momento di fede condivisa.
Toselli, tammorre e spiritualità all’alba
I tradizionali toselli, altari votivi allestiti nei cortili, hanno animato la città tra canti, balli e i ritmi ancestrali delle tammorre. Tra suoni e preghiere, la festa ha raggiunto il suo culmine nella notte di domenica e si è conclusa all’alba del lunedì, con la suggestiva deposizione delle tammorre davanti alla porta della chiesa di via Striano. Un gesto antico e potentemente simbolico, che ha rinnovato la spiritualità collettiva, sottolineando ancora una volta come la tradizione popolare sia il cuore pulsante di questa straordinaria celebrazione.
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