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Angri. Via Salice degrado ambientale, arriva l’ordinanza

Angri. Il sindaco Ferraioli ordina il ripristino del Canale San Tommaso per gravi rischi sanitari e ambientali segnalati dai cittadini.

Odori insopportabili e degrado ambientale in via Salice

Acque scure, fango ristagnante e un odore molesto che rende invivibile l’area: è questa la situazione che si presenta in via Salice, nei pressi del Canale San Tommaso, ad Angri. I residenti della zona denunciano da giorni una condizione igienico – sanitaria divenuta ormai insostenibile con conseguente accumulo di liquami.

Sopralluogo della Polizia Locale e ordinanza urgente

L’amministrazione comunale è intervenuta con un sopralluogo sul posto, al quale ha partecipato anche la Polizia Locale guidata dalla comandante Anna Galasso. La verifica ha confermato il quadro di emergenza ambientale e ha spinto il sindaco Cosimo Ferraioli a firmare un’ordinanza urgente per fronteggiare la situazione a “seguito delle segnalazioni e delle richieste di intervento pervenute dai cittadini, che denunciano una situazione di degrado nell’area circostante l’impianto di sollevamento sito in via Salice, e ricevuta la relazione dell’ASL Salerno – Dipartimento di Prevenzione U.O.S.D. Prevenzione Collettiva area interdistrettuale 61-62 – che ha confermato lo stato di degrado igienico – sanitario del canale San Tommaso” si legge nell’ordinanza”.

Rischio per la salute pubblica e richiesta di bonifica

Il provvedimento del primo cittadino quindi richiama direttamente la relazione dell’ASL Salerno – Dipartimento di Prevenzione, che ha confermato il degrado igienico del canale. L’ordinanza dispone “misure urgenti per l’immediato ripristino delle condizioni igienico sanitarie per situazioni di rischio per la salute pubblica, di inquinamento atmosferico nonché di contaminazione ambientale”.

Enti attivati per il ripristino delle condizioni ambientali

Nel dettaglio, Ferraioli ha ordinato “la rimozione dei liquami da parte del Consorzio di Bonifica Sarno e il ripristino del corretto funzionamento dell’impianto di sollevamento di competenza GORI S.p.A.”. Il sindaco ha inoltre assicurato che “le responsabilità sono state chiarite e gli enti coinvolti sono stati attivati per intervenire senza ulteriori ritardi”.

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