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Il bilancio salta, il Comune vacilla: rischio dissesto per Scafati

Scafati. Il Comune di Scafati rinvia il voto sul Rendiconto 2024. Senza approvazione scatteranno diffida e rischio di dissesto finanziario.

Una seduta che certifica il flop

Nel Consiglio comunale di ieri sera a Scafati, l’Amministrazione guidata dal Sindaco Pasquale Aliberti ha rinviato quasi tutti gli argomenti all’ordine del giorno. Una scena definita “tragi-comica” dai consiglieri d’opposizione Michele Grimaldi e Francesco Velardo, che denunciano una maggioranza senza numeri, sbagli amministrativi, sciatteria e irresponsabilità.

Il Rendiconto 2024 salta: rischio scioglimento

Tra i punti rinviati, anche il Rendiconto 2024, strumento fondamentale per il controllo della salute finanziaria dell’Ente. Ora il Comune sarà diffidato e, in assenza di approvazione entro il termine previsto dalla legge, potrebbe andare incontro allo scioglimento per inadempienza. La Corte dei Conti e il Collegio dei Revisori parlano di un deficit strutturale gravissimo, il peggiore dalla nascita del piano di rientro nel 2019.

Allarme: tasse alte e servizi al minimo

Secondo l’opposizione, il bilancio presentato è basato su scritture contabili non attendibili, manovre di maquillage finanziario e nessuna riforma strutturale. Il rischio è chiaro: aumento delle imposte, servizi ridotti al minimo, blocco delle assunzioni e paralisi degli investimenti pubblici. Uno scenario definito “di desertificazione economica e sociale”.

“Un bilancio che certifica – dichiara Grimaldi – come l’Ente sia in una situazione di deficit strutturale, la più grave da quando è iniziato il piano di rientro nel 2019. La Corte dei Conti, il Collegio dei Revisori e lo stesso assessore al bilancio lo hanno riconosciuto”.

L’accusa: solo spese e propaganda

“Il Sindaco lo sa bene – incalza Grimaldi – ma continua a spendere (male) e a spandere (piaceri) in vista della sua prossima campagna elettorale alle Regionali. E la sua maggioranza? Sa tutto, ma tace. Una scelta inspiegabile”. Per i consiglieri, il danno è doppio: “Da un lato si condanna la città al collasso economico e sociale, dall’altro si espone l’intero consiglio a un probabile danno erariale”.

Le grandi opere ferme al palo

Nel frattempo, le promesse restano lettera morta: il Polo scolastico è bloccato, Scafati Sviluppo sparita dai radar, come il PUC (Piano Urbanistico Comunale). Il traffico è fuori controllo, il commercio abbandonato, cultura e associazioni dimenticate. “Scafati avrebbe bisogno di un Sindaco che faccia il Sindaco – chiosa Grimaldi – non di un illusionista di serie B in continua ricerca di consenso”.

Il dissenso di Avagnano: “Serve un cambio di rotta”

Anche il consigliere dissidente Gennaro Avagnano si unisce alle critiche. Dopo il Consiglio comunale, ha dichiarato di aver scelto il silenzio invece di infierire, pur consapevole che il Sindaco non avrebbe avuto gli stessi scrupoli. Tuttavia, ribadisce: “La città ha bisogno di programmazione, buon senso e lungimiranza. Basta con sprechi e sperperi. Ognuno è artefice del proprio destino, in politica come nella vita”.

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