Una tradizione di fede, tra i pericoli dell’incuria
La Supplica alla Madonna di Pompei rappresenta uno dei momenti più sentiti della devozione popolare in Campania. Migliaia di fedeli, provenienti anche da lontano, si mettono in cammino per raggiungere il Santuario mariano, spesso percorrendo lunghi tratti a piedi lungo la ex Strada Statale 18, l’arteria che collega Sapri a Pompei. In particolare, molti pellegrini dell’Agro Nocerino Sarnese, nel mese mariano, percorrono a piedi questo percorso, trasformando il viaggio in un gesto penitenziale e spirituale.
Un tratto di strada inaccettabile per un itinerario sacro
Purtroppo, lungo il tratto che attraversa i Comuni di Nocera Inferiore, Pagani, Angri e Scafati, il pellegrinaggio si trasforma in un’esperienza difficile e pericolosa. Cumuli di immondizia, auto in sosta sui marciapiedi spesso anche sporchi e dissestati, rovi, rifiuti ingombranti e mancanza di manutenzione costituiscono un vero ostacolo per i fedeli e un pessimo biglietto da visita per il territorio. Invece di accogliere i pellegrini con decoro e rispetto, le amministrazioni locali offrono un quadro di abbandono ambientale e disinteresse istituzionale.
La fede resiste, ma la civiltà è assente
Questa liturgia primaverile, spesso affiancata da altri riti religiosi legati alla tradizione dell’Agro Nocerino, è messa a dura prova dalla mancanza di responsabilità delle istituzioni. Le aree periferiche e la trafficata ex strada nazionale vengono sistematicamente trascurate, nonostante siano attraversate da migliaia di persone in cammino verso un luogo sacro. In queste condizioni, soltanto un miracolo della Beata Vergine di Pompei potrebbe cambiare lo stato delle cose. Intanto, i residenti e i pellegrini continuano a vivere tra disagi e pericoli quotidiani, aspettando che fede e civiltà possano finalmente intraprendere un consapevole percorso comune tra civiltà, buona educazione e fede. Le vie del Signore sono infinite.