Tre anni di attesa, ma nessuna svolta amministrativa
A tre anni dalla sua elezione, il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Antonio La Mura, non ha ancora fornito risposte concrete alla cittadinanza. Restano infatti aperte questioni irrisolte che hanno segnato tutto il suo mandato: dal controverso progetto del forno crematorio, mai chiarito, alla mancata definizione della cosiddetta “zona contestata” ormai diventata di Pagani. Le ombre pesanti, però, si addensano anche sulle condizioni delle finanze comunali, che secondo indiscrezioni potrebbero versare in uno stato preoccupante.
Una maggioranza logorata e un’amministrazione divisa
Nel frattempo, l’opposizione continua a incalzare in Consiglio comunale, chiedendo trasparenza e risposte, mentre la maggioranza appare lacerata e incapace di affrontare i nodi amministrativi. Le tensioni interne paralizzano l’azione politica, rendendo difficile perfino la gestione ordinaria. A ciò si somma l’inerzia sulle periferie, in particolare nella zona industriale dell’ex Agro Invest, dove gli imprenditori lamentano da tempo l’assenza delle istituzioni, soprattutto sul versante ricadente proprio nel Comune di Sant’Egidio.
Marrazzo rompe con La Mura che guarda a Picarone
In questo scenario di incertezza, l’unico esponente dell’amministrazione a mantenere un contatto costante con la stampa e i cittadini è l’assessore ai Lavori Pubblici Gianluigi Marrazzo. Figura ormai in rottura politica con il sindaco, Marrazzo ha preso chiaramente le distanze da La Mura, che nel frattempo ha disconosciuto la linea dell’ex mentore Nunzio Carpentieri per avvicinarsi all’area del centrosinistra che fa riferimento a Franco Picarone. Una svolta politica che certifica la frattura insanabile all’interno dell’amministrazione e rilancia le dinamiche politiche locali in vista dei prossimi appuntamenti elettorali con la famiglia Marrazzo che vuole tornare a dettare l’agenda della propria comunità con Gianluigi e Roberto.