Rogo S.EN.E.C.A., Grimaldi all’attacco
A pochi giorni dal grave incendio divampato presso il sito della S.EN.E.C.A. Srl, nella zona industriale di Scafati, l’opposizione consiliare rompe il silenzio. Il consigliere comunale Michele Grimaldi ha presentato una interrogazione scritta indirizzata al sindaco Pasquale Aliberti, chiedendo risposte puntuali su una serie di aspetti critici: autorizzazioni, controlli, gestione dell’impianto e misure di prevenzione.
«I cittadini hanno il diritto di sapere se quell’impianto fosse realmente autorizzato a trattare e stoccare rifiuti pericolosi», dichiara Grimaldi, che punta il dito contro un sistema di controlli che potrebbe non aver funzionato. «Serve fare piena luce su quanto accaduto e su ciò che poteva essere prevenuto».
Autorizzazioni e vigilanza ambientale
Il consigliere chiede se la struttura fosse in possesso di tutte le autorizzazioni ambientali necessarie e se siano state effettuate ispezioni da parte degli enti preposti negli ultimi anni. Si richiede inoltre di accedere alla documentazione tecnica sull’impianto, comprese le eventuali valutazioni di impatto ambientale, le certificazioni antincendio e i permessi regionali.
«Abbiamo chiesto l’accesso agli atti: vogliamo sapere chi ha autorizzato e chi ha controllato», incalza Grimaldi. «Non può esserci alcuna zona grigia, soprattutto quando in gioco c’è la salute pubblica».
Sicurezza, emergenza e responsabilità
Tra i quesiti posti nell’interrogazione ci sono anche quelli relativi ai piani di emergenza e all’efficacia dei sistemi di sicurezza adottati. L’episodio ha riportato alla memoria altre situazioni simili verificatesi negli anni scorsi nella stessa area industriale.
«È doveroso sapere se esiste un piano aggiornato per la sicurezza e quali soggetti avrebbero dovuto vigilare sul rispetto delle norme», aggiunge Grimaldi, sottolineando la necessità di verificare se ci siano state negligenze o omissioni da parte degli organi competenti.
L’appello al monitoraggio ambientale
Infine, il consigliere chiede l’immediata attivazione di campagne di monitoraggio dell’aria, del suolo e delle acque da parte di ARPAC, ASL e Regione Campania, con il coinvolgimento diretto dei cittadini.
«Non bastano più le rassicurazioni generiche», conclude Grimaldi. «Servono dati ufficiali, verificabili e aggiornati. La salute dei cittadini non può essere trattata come un dettaglio amministrativo». L’interrogazione sarà discussa nelle prossime sedute del consiglio comunale. Intanto la città attende risposte chiare, mentre il timore per le ricadute ambientali e sanitarie dell’incendio continua a crescere.