Una fine annunciata
La partecipata Sam, attiva nella gestione dei servizi ambientali a Pagani, è ormai giunta al capolinea. Dopo anni di difficoltà strutturali e gestionali, l’amministrazione comunale guidata dal sindaco Lello De Prisco sembra aver definitivamente scelto la via della dismissione, aprendo alla privatizzazione del ciclo rifiuti. A nulla sono valsi i tentativi di rilancio, le riorganizzazioni e i cambi di denominazione.
«Era un’occasione storica – ha dichiarato la consigliera di opposizione Anna Rosa Sessa – ma questa amministrazione ha fallito su tutta la linea. Non si è mai voluto investire veramente nella Sam, né sul piano della governance, né su quello strategico. Hanno scelto persone inadeguate, senza alcuna visione. Così facendo, hanno lasciato morire un’idea di servizio pubblico efficiente».
Lavoratori dimenticati
Tra i punti più critici evidenziati da Sessa, c’è la condizione del personale, oggi in gran parte legato a contratti di somministrazione e lasciato senza alcuna certezza. «Sono anni che questi lavoratori vivono nella precarietà. Prima di chiudere tutto, sarebbe stato doveroso convocare i sindacati e costruire un piano di ricollocazione. Invece si preferisce cancellare tutto e voltarsi dall’altra parte», ha detto con tono duro.
La consigliera ha poi messo in guardia sulla perdita di controllo pubblico: «Temo che anche i servizi residui finiranno nel caos se non si interviene subito. Serve un cambio di passo. Basta con le nomine calate dall’alto, basta con le scelte miopi. Serve gente competente, che conosca davvero il territorio e abbia a cuore il bene comune».
Infine, un monito al sindaco: «De Prisco si assuma la responsabilità politica di questo fallimento. Ha lasciato che la Sam si spegnesse nell’indifferenza. E oggi la città paga il prezzo di questa incapacità».
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