Città ostaggio dei “furbetti del sacchetto”
Non si può sempre puntare il dito accusatore e dare la colpa all’amministrazione comunale: quando il problema riguarda il rispetto delle regole, entra in gioco prima di tutto la responsabilità personale. Luoghi comuni e banali. Ad Angri, il fenomeno del conferimento selvaggio dei rifiuti è ormai fuori controllo. Ogni giorno sacchi neri, ingombranti e persino rifiuti speciali vengono abbandonati indiscriminatamente lungo le strade del centro e nelle periferie. Un’abitudine incivile, diventata ormai sistematica, che sta soffocando la città.
Lavoro degli operatori vanificato
L’impegno dell’azienda speciale Angri Eco Servizi, più volte richiamato dal sindaco Cosimo Ferraioli e dall’assessore delegato Salvatore Mercurio è continuo e spesso encomiabile. Tuttavia, gli sforzi degli operatori della “speciale” vengono sistematicamente vanificati dal comportamento irresponsabile di pochi. Il calendario dei conferimenti è chiaro: dalle 21:00 alle 24:00 escluso il sabato. Ma molti cittadini lo ignorano deliberatamente, conferendo H24. Le zone più colpite? Via Nazionale e Piazza Annunziata, dove la sporcizia ha ormai preso il sopravvento e solo la provvida rappresaglia della consigliera Anna Parlato ieri pomeriggio ha evitato un altro conferimento illecito, ma è una battaglia mani nude spesso ostacolata inspiegabilmente.
Mancano controlli e sanzioni efficaci
Ciò che più colpisce è l’assenza di controlli da parte di chi dovrebbe vigilare sul rispetto delle norme e delle ordinanze. Pare che esistono prove, foto e segnalazioni continue, ma le sanzioni latitano, si ci volta dall’altro lato pretestuosamente come le tre scimmiette. Chi deliberatamente trasgredisce lo fa senza timore, consapevole di restare impunito. Serve un cambio di passo: controlli più frequenti, multe più severe e un video monitoraggio costante del territorio. La città non può essere lasciata in balia dell’inciviltà.
Associazioni e cittadini alzano la voce
Si registra comunque una prima timida levata di scudi. La società civile inizia a ribellarsi. Diverse associazioni cittadine e semplici cittadini stanno manifestando pubblicamente il loro dissenso. L’indignazione cresce, sui social e nei luoghi di confronto pubblico. Si chiede a gran voce un intervento deciso da parte dell’amministrazione e degli addetti comunali, ma anche un’assunzione di responsabilità da parte della cittadinanza affinché denunci questo stato di cose. Perché tenere pulita la città è un dovere di tutti, non solo dell’amministrazione o degli addetti ai lavori.
Basta scaricabarile: serve un patto civico
Politicizzare la questione o usare il problema come arma di scontro tra fazioni è controproducente. Chi ha ruoli amministrativi o di vigilanza dovrebbe piuttosto fare un serio esame di coscienza. È il momento di costruire un patto civico: cittadini, istituzioni e associazioni insieme per restituire dignità ad Angri e al sistema paese. Non si tratta solo di rifiuti, ma della qualità della vita, della salute e del rispetto del bene comune. Da troppo la città è senza controlli seri. Si facciano nella loro straordinaria ordinarietà.