Un nome per la memoria
Con la cerimonia di intitolazione ad Antonio Esposito, il plesso scolastico Borgo di Sarno si trasforma in un simbolo di memoria, giustizia e impegno civile. Esposito, dirigente del commissariato di Nervi, fu assassinato il 21 giugno 1978 durante gli anni di piombo, periodo segnato da gravi tensioni sociali e violenza eversiva. Da sempre impegnato nella lotta al terrorismo, rappresenta ancora oggi un modello di dedizione allo Stato e difesa delle istituzioni.
Una cerimonia di affetto e responsabilità
Alla cerimonia hanno preso parte anche i figli di Antonio Esposito, testimoni diretti di un’eredità morale che ha attraversato il tempo. Il loro ricordo ha dato profondità e umanità alla figura del padre, trasformando il lutto in un’eredità civile. L’Amministrazione Comunale e il territorio hanno voluto così onorare il sacrificio di un uomo che ha scelto di servire lo Stato fino all’estremo. Una lezione che assume oggi un significato ancora più forte, in un contesto che continua a fare i conti con la complessità e le fragilità sociali.
Educare alla cittadinanza
La dirigente scolastica Carmela Cuccurullo ha ribadito l’importanza di dare ai bambini riferimenti forti, capaci di incarnare i valori della Costituzione e della convivenza democratica. “Gli alunni sono il cuore pulsante dell’azione educativa”, ha affermato, e per questo l’esempio di uomini come Esposito deve diventare un punto di riferimento. La scuola, ha aggiunto, è chiamata non solo a istruire, ma a educare alla cittadinanza attiva, facendo della memoria uno strumento di crescita e costruzione del futuro.