Una città “impaludata”

È un appello duro e accorato quello che l’Associazione Movida Angrese, insieme ai commercianti del centro storico di Angri, ha indirizzato al sindaco Cosimo Ferraioli e all’assessore al commercio Maria D’Aniello. Una richiesta di incontro urgente per affrontare la situazione drammatica in cui versa il tessuto economico locale, afflitto da chiusure, insicurezza e assenza di prospettive. “La città è impaludata – si legge nella missiva – e la mancanza di eventi, di un piano comunale per il commercio e la mancata attuazione dell’area pedonale stanno rendendo la vita impossibile alle attività”.
La denuncia: “Promesse disattese, il centro si svuota”
I commercianti denunciano anni di immobilismo e promesse mancate. “È stato mortificante assistere a decine di riunioni inutili, dove si è consumato solo il vergognoso gioco dello scaricabarile”, scrivono, sottolineando come l’amministrazione non abbia mai realmente ascoltato le esigenze degli operatori del settore. “Abbiamo proposto maggiori controlli, redatto a nostre spese la planimetria per la ZTL, pagato la vigilanza notturna: tutto è stato ignorato”.
L’ultimatum: “Ora ci convochi o chiederemo le dimissioni”
Il tono si fa ancora più deciso nel finale della lettera, che assume le caratteristiche di un vero ultimatum. “L’assessore al commercio non ci ha mai ascoltati. Oggi le chiediamo un sussulto di dignità, un’inversione di tendenza. Ci convochi per cercare insieme una soluzione, diversamente chiederemo pubblicamente le sue dimissioni”. L’associazione propone l’istituzione immediata di un tavolo tecnico per affrontare l’emergenza, prima che – si legge in chiusura – “tutto sia irrimediabilmente compromesso”.
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