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Città tranquilla. Nuove regole per la movida serale a Sarno

Movida regolata a Sarno: limiti acustici più rigidi, controlli serrati e sanzioni fino alla sospensione delle attività notturne.

Movida sotto controllo: nuova ordinanza a Sarno

Un’estate più tranquilla e con meno decibel. È questa la prospettiva che si delinea a Sarno con l’entrata in vigore della nuova ordinanza firmata dal sindaco Francesco Squillante. Il provvedimento, pubblicato ufficialmente sull’Albo pretorio comunale, introduce una stretta significativa sugli orari delle attività serali e sui limiti acustici, coinvolgendo cittadini, esercenti e frequentatori della movida nella città dei Sarrastri. Il documento mira a tutelare la quiete pubblica, il decoro urbano e la sicurezza, in risposta alle numerose segnalazioni ricevute negli ultimi mesi. Le restrizioni si applicano a tutte le attività serali che prevedono intrattenimento all’aperto: karaoke, dj set, musica dal vivo, animazione o spettacoli ludico-ricreativi. A partire da domenica scorsa, il volume dovrà essere ridotto entro 30 minuti dopo la mezzanotte, mentre ogni attività rumorosa dovrà cessare completamente entro l’1:30. Dal 1° ottobre e fino alla fine di maggio 2026, scatterà un coprifuoco acustico più rigido, con termine già a mezzanotte.

Controlli più serrati e responsabilità per i gestori

L’ordinanza chiama in causa anche la responsabilità diretta dei titolari dei locali, invitati a un controllo più puntuale dei comportamenti dei clienti, sia all’interno che nelle aree esterne. L’obiettivo è contenere i disturbi, prevenire degenerazioni e rafforzare la convivenza civile tra residenti e frequentatori della movida. L’amministrazione comunale intende così trovare un equilibrio tra il diritto al riposo dei cittadini e la vitalità del tessuto urbano, promuovendo un divertimento più consapevole. L’Ente di Palazzo San Francesco rafforzerà inoltre i controlli con l’ausilio della polizia locale, per garantire l’effettiva applicazione delle nuove regole. Le sanzioni previste in caso di violazioni non si limiteranno a multe pecuniarie, ma potranno comprendere anche la sospensione temporanea delle attività. Un segnale chiaro, dunque, rivolto non solo ai gestori dei locali, ma anche agli avventori: il divertimento non è vietato, ma va regolato e contenuto. Resta ora da capire come risponderanno i gestori e gli operatori del settore, che potrebbero avanzare richieste di chiarimenti o deroghe nelle prossime settimane.

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Alfonso Romano
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