La prospettiva
Angri. Si dovrebbe delineare in questi mesi il profilo di chi sarà chiamato a guidare la città dopo la decennale esperienza amministrativa di Cosimo Ferraioli. Non soltanto il futuro sindaco, ma anche il gruppo che lo accompagnerà per un intero ciclo amministrativo, saranno chiamati a rispondere con serietà, competenza e visione alle esigenze di un territorio complesso.
Alla base, oltre alle competenze, dovrebbe essere fondamentale una comprovata esperienza e una conoscenza profonda delle dinamiche sociali e dei bisogni locali. La conoscenza dettagliata del territorio. Qualità che sono apparse fortemente carenti nel DNA dell’amministrazione uscente, che ha attraversato burrascoso un decennio in tono minore, senza lasciare tracce incisive sul piano della coesione civile.
L’urgenza del cambiamento
La macchina amministrativa necessita di una seria riorganizzazione, di nuova linfa e soprattutto di una marcata fiducia. Ma il nodo centrale resta il rapporto con i cittadini: un legame ormai sfilacciato, svuotato, reso evanescente da una presenza istituzionale discontinua, quasi episodica, percepita “a macchia di leopardo”.
Dieci anni di amministrazione sono sembrati molti, ma hanno inciso poco sulla vita collettiva, eccezion fatta per alcuni interventi urbanistici che, seppur significativi, non bastano a colmare un vuoto di rappresentanza e di progettualità.
Serve visione
Chi si candiderà alla guida della città dovrà portare in dote queste urgenze sui tavoli delle trattative, costruendo convergenze ampie anche con chi oggi detiene il potere dei numeri, ma non sempre una visione chiara di città sostenibile e giusta.
Serve aprire “con serietà” spazi di confronto, valutare con attenzione i profili migliori, definire una sintesi che risponda ai bisogni reali della comunità: questa sarà la sfida. A partire dalla figura del sindaco, ma anche degli assessori e dei delegati che saranno chiamati a sostenere un mandato che già da adesso si profila impegnativo. La città ha la necessità di avere un amministrazione che deve sapere leggere i problemi e le richieste dei suoi concittadini.
Una istanza che deve essere prodotta fondamentalmente da un gruppo politico coeso e competente, credibile e radicato capace di restituire senso all’azione amministrativa e costruire un nuovo patto con la cittadinanza fatto di proposte concrete e possibili che oggi più che mai è diventato necessario e urgente. Per il moemnto sembrano mancare le basi minime
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