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Progetto del sottopasso: troppe incognite per i cittadini
Il sottopasso ferroviario di via Cauciello torna al centro del dibattito pubblico a Pagani. A sollevare critiche e domande è il circolo locale di Fratelli d’Italia, rappresentato da Antonio Mariconda e Gerardo Striano, che punta il dito contro la gestione dei lavori da parte dell’amministrazione guidata dal sindaco Raffaele Maria De Prisco. «Il sottopasso – evidenziano – ha dimensioni ridotte che appaiono inadeguate per un doppio senso di marcia. Cosa accadrà a via Tommaso Maria Fusco? Diventerà anch’essa a doppio senso, con tutti i problemi che ne deriverebbero?».
Ma i dubbi riguardano anche il versante più pratico: quello dei parcheggi, sempre più difficili da reperire per i residenti dell’area, stretta tra lavori, transenne e spazi sottratti dalla cantierizzazione. Fratelli d’Italia chiede chiarezza sulla posizione del parcheggio previsto dal progetto, sulle sue modalità di accesso, e soprattutto sulla possibilità che sia davvero a servizio dei residenti. «Servono spiegazioni concrete – affermano i rappresentanti del partito – perché le persone che abitano lì stanno subendo enormi disagi».
Riqualificazione della stazione: una promessa lunga tredici anni
L’intervento su via Cauciello e l’intera zona stazione è frutto di una convenzione stipulata nel 2011 tra il Comune di Pagani e Rete Ferroviaria Italiana (RFI), con l’obiettivo di sopprimere cinque passaggi a livello e realizzare opere sostitutive. Un progetto nato più di tredici anni fa, che avrebbe dovuto restituire alla città un nuovo assetto viario, maggiore sicurezza e una visione urbana moderna.
Nel novembre 2024, il sindaco De Prisco ha rilanciato la trasformazione urbanistica della zona, parlando di un restyling completo del fronte stazione: abbattimento dell’ex scalo merci, nuove pensiline, aree verdi, collegamenti viari, spazi museali e commerciali. Ma per Fratelli d’Italia, tutto ciò è ancora troppo sulla carta. «I lavori proseguono tra ordinanze di chiusura e silenzi – affermano – e la città non ha ancora visto un vero cambio di passo».
Criticità sul cantiere e dubbi sulla viabilità futura
FdI non risparmia critiche nemmeno sul modo in cui l’intervento viene comunicato ai cittadini: «Troppe inaugurazioni anticipate, pochi risultati tangibili. L’area della stazione è ancora un enorme cantiere». Particolarmente delicata, per l’opposizione, è la questione del cambio di viabilità: se via Cauciello dovesse davvero diventare l’asse di collegamento tra la Statale 18 e il centro cittadino, si teme un peggioramento del traffico locale e un sovraccarico per le arterie secondarie, oggi inadatte ad assorbire simili flussi.
L’interrogativo di fondo rimane aperto: Pagani saprà davvero trarre vantaggio da un’opera attesa da anni, oppure rischia di ritrovarsi con un sottopasso sottodimensionato, una stazione mezza riqualificata e una viabilità ancora più complicata?