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Angri. Vincenzo Santoriello al Tavolo Nazionale dei Giovani di Protezione Civile

Superata una selezione nazionale con oltre 200 candidati, il volontario angrese parteciperà al confronto operativo tra giovani e Protezione Civile

Un giovane di Angri tra i 29 selezionati a livello nazionale

Importante riconoscimento per la Pubblica Assistenza Città di Angri: il giovane Vincenzo Santoriello, volontario attivo e motivato, è stato selezionato tra i 29 componenti del Tavolo Nazionale dei Giovani (TNG) istituito presso il Dipartimento della Protezione Civile. Vincenzo ha superato una selezione nazionale che ha visto la partecipazione di 213 candidati provenienti da tutta Italia, classificandosi dodicesimo in graduatoria.

Un organismo che ascolta le nuove generazioni

Il Tavolo, nato nel novembre 2024, ha lo scopo di promuovere il confronto intergenerazionale e di rafforzare il ruolo dei giovani nelle organizzazioni di protezione civile. Coordinato dal dirigente del Servizio Volontariato, vedrà i suoi componenti impegnati per due anni nella formulazione di proposte e strategie per coinvolgere maggiormente le nuove generazioni, promuovendo linguaggi e strumenti più accessibili e stimolanti.

L’orgoglio della Pubblica Assistenza di Angri

La comunicazione ufficiale del Dipartimento Nazionale ha riempito di orgoglio l’associazione angrese, che da anni crede nel valore della partecipazione giovanile e nell’importanza di affidare compiti e responsabilità concrete ai ragazzi. Vincenzo rappresenterà, oltre all’associazione cittadina, anche il Comitato Regionale ANPAS Campania, in un’ottica inclusiva e rappresentativa.

Il volontariato come scuola di vita

«Far capire ai giovani il valore dell’aiuto reciproco è fondamentale – si legge nel comunicato dell’associazione –. Il volontariato ti mette a contatto con i bisogni reali delle persone e ti insegna quanto sia importante tendere una mano senza chiedere nulla in cambio. Per noi, la sfida è lasciare spazio ai giovani, anche accettando i loro errori, perché solo così potranno crescere davvero». L’augurio è che questa esperienza possa rappresentare una svolta culturale nel rapporto tra giovani e Protezione Civile.

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