Scatta il countdown per i sindaci aspiranti consiglieri
Scatta il semaforo rosso per i sindaci della Regione Campania intenzionati a candidarsi al Consiglio Regionale in vista delle elezioni previste per il prossimo autunno. La data chiave è il 30 giugno, termine ultimo per rassegnare le dimissioni e rendersi formalmente candidabili, secondo quanto stabilito dalla Legge Elettorale Regionale.
Le tempistiche imposte dalla legge
Secondo la normativa, chi ricopre l’incarico di sindaco dovrà lasciare la carica entro il 30 giugno per essere considerato candidabile alle consultazioni regionali. Le dimissioni, infatti, producono effetti dopo venti giorni, e quindi a partire dal 20 luglio, i primi cittadini dimissionari non potranno più esercitare le loro funzioni istituzionali.
I Comuni a rischio commissariamento
Tra i Comuni interessati da questo passaggio ci sono realtà cittadine importanti: Ercolano, guidata da Ciro Bonajuto, San Giorgio a Cremano, amministrata da Giorgio Zinno, e Cava de’ Tirreni, con Vincenzo Servalli. Se confermate le loro intenzioni di candidarsi, le città resteranno senza sindaco per circa un anno, fino alla prossima finestra elettorale della primavera 2026, con l’inevitabile nomina di un commissario prefettizio.
Attesa e riflessioni nei Comuni interessati
Nei prossimi giorni si attende l’ufficialità delle decisioni. La decisione di candidarsi implica una rinuncia anticipata al mandato e potrebbe aprire una fase di transizione politica delicata in realtà urbane complesse. Per i cittadini, si profila un lungo periodo senza rappresentanza eletta, mentre sul piano regionale prende forma la rosa dei candidati in vista della sfida d’autunno.













