Le spese legali crescono, i ricorsi si moltiplicano. Il Comune paga e la Corte dei Conti apre un fascicolo sul caso D’Amico.
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Una scelta che costa cara
Il Comune di Nocera Inferiore è finito nel mirino delle opposizioni – e ora anche della Corte dei Conti – per una lunga serie di spese legali considerate “evitabili”, frutto di una gestione discutibile della macchina amministrativa. Il nodo è sempre lo stesso: la mancata nomina dell’architetto Antonio D’Amico a dirigente del settore Territorio e Ambiente, nonostante una graduatoria ancora valida e ben quattro sentenze, tra Tar e Consiglio di Stato, che hanno dato ragione al professionista.
L’amministrazione Di Maio, in controtendenza rispetto ad altri casi in cui ha fatto scorrere regolarmente le graduatorie, ha deciso in questo caso di bandire un nuovo concorso, lasciando il settore scoperto per oltre tre anni. Una decisione che, oltre a rallentare l’attività di un ufficio cruciale, ha prodotto costi legali rilevanti per l’ente, ora certificati da una determina dirigenziale del 9 luglio 2025 che liquida le spese legali dell’architetto e del suo legale. La questione è riportata da “Cronache del Mezzogiorno”.
Fratelli d’Italia: “Danno e beffa”
I consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, Giovanni Giorgiano e Raffaele Odoroso, parlano di “patologica mancanza di lungimiranza” e denunciano l’uso eccessivo di incarichi esterni, “nonostante la presenza di un ufficio legale interno e convenzioni in essere”. La somma più consistente? Oltre 8.000 euro per la causa persa contro D’Amico. Un importo che, secondo FdI, si sarebbe potuto risparmiare evitando una “scelta politica arbitraria” e aderendo al dettato giurisprudenziale fin dal primo giudizio.
“La sentenza n. [omissis]/2025 del Tar Salerno – sottolineano – parla di un comportamento lesivo dei principi di buon andamento e trasparenza. Ma da Palazzo di Città tutto tace. E intanto il conto per i cittadini lievita.”
L’opposizione alza il tiro
Sulla vicenda è intervenuto anche il consigliere universitario e d’opposizione Giovanni D’Alessandro, che già in passato aveva segnalato come il mancato scorrimento della graduatoria rischiasse di diventare un boomerang finanziario. Le sue parole trovano ora nuova forza alla luce dell’interessamento della Corte dei Conti, che secondo indiscrezioni avrebbe acceso un faro sul caso per verificare eventuali danni erariali a carico dell’ente.
Una crisi di metodo
Nel frattempo, la città si interroga su un’amministrazione percepita come distante e disorganica, incapace di garantire manutenzione, servizi essenziali e attenzione alle periferie. Le opposizioni parlano di “collasso degli uffici” e di un “disinteresse crescente”, e chiedono un atto di responsabilità da parte del sindaco Paolo De Maio. “Il primo passo per il futuro di Nocera Inferiore – concludono da Fratelli d’Italia – è rappresentato dalle dimissioni”.
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