Tecnologia in strada per il controllo veicolare
Da mercoledì 25 giugno, nella “piccola” cittadina di Corbara è entrato in funzione il Targa System, il nuovo strumento di videosorveglianza su strada che, dietro le sembianze di una semplice telecamera, cela una macchina da guerra tecnologica capace di scansionare targhe e stanare infrazioni. Auto rubate, senza assicurazione o revisione, intestate a prestanome o inserite nella black list: tutto finisce nella rete digitale dell’occhio vigile elettronico.
Il Comune difende l’iniziativa
L’Amministrazione comunale lo presenta come un ulteriore passo verso la sicurezza urbana totale, ma tra i cittadini serpeggiano dubbi sulla reale motivazione dell’intervento. C’è chi legge nell’iniziativa un provvedimento più utile a rimpinguare le casse comunali che a garantire serenità ai cittadini. E il clima si fa rovente. D’altronde, le multe non fanno attendere, mentre i timori per un utilizzo “legale” e “fiscale” della tecnologia iniziano a farsi largo.
Ma i cittadini restano scettici
L’operazione viene descritta come “in linea con le azioni per garantire utenti e territorio”, ma la sensazione è che, nel gioco tra legalità e bilancio, il confine si faccia sempre più sottile. E mentre il Comune batte cassa, il cittadino si chiede se, ancora una volta, a pagare sarà sempre lo stesso.
Un dispositivo che accende il dibattito
La presenza del Targa System apre un confronto acceso tra cittadini, commercianti e istituzioni di una cittadina sonnacchioso e anestetizzata da anni di routine politica. L’effettiva utilità del sistema sarà misurata non solo in base al numero di infrazioni rilevate, ma soprattutto dalla fiducia che riuscirà a conquistare a chi chiede sicurezza, ma anche trasparenza e senza eccessi da grande metropoli. A Corbara il fenomeno del “gigantismo” non è mai mancato.