L’Arma dei Carabinieri, un presidio di fiducia e umanità
Ancora una volta l’Arma dei Carabinieri si conferma al servizio della gente, capace non solo di garantire sicurezza ma anche di offrire umanità, vicinanza e sostegno nei momenti difficili. Una testimonianza, raccolta oggi da una cittadina dell’Agro vesuviano, racconta un episodio che è esempio concreto del valore della divisa.
Il guasto sulla 268 e la paura sotto il sole
È il pomeriggio di venerdì, intorno alle 15.30, quando una donna – “nonna Maria”, come si firma – viaggia con le proprie nipoti lungo la Statale 268, direzione Angri. Improvvisamente, l’auto accusa un’avaria per surriscaldamento e la conducente è costretta a uscire a Boscoreale, fermandosi immediatamente. Il caldo è torrido, la macchina in panne, nessuno si ferma nonostante le richieste di aiuto. Un momento di smarrimento e preoccupazione, con due bambine in auto.
L’arrivo provvidenziale della pattuglia
A cambiare tutto sono tre carabinieri della pattuglia mobile in servizio tra Torre Annunziata e Poggiomarino. I militari si avvicinano, si informano sulla situazione e si mettono immediatamente all’opera: due di loro si allontanano per recuperare bottiglie d’acqua utili al raffreddamento del motore, mentre il terzo resta accanto alla donna e alle bambine, per tranquillizzarle e vigilare sulla loro sicurezza.
Il ringraziamento di Nonna Maria
“Persone con la vostra umanità possono migliorare il mondo”, scrive Nonna Maria commossa. “Non conosciamo i vostri nomi, ma siete stati tre angeli in un momento di difficoltà. Dire grazie è poco. Siete il volto buono dello Stato.”
Un gesto semplice, ma carico di significato, che ricorda quanto importante sia il presidio quotidiano del territorio da parte delle forze dell’ordine. Non solo repressione del crimine, ma anche ascolto, aiuto, solidarietà concreta.
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