spot_img
spot_img

Leggi anche

Altro ancora

Angela Mogano e l’alfabeto dell’amore: dodici racconti sulla vita

Con “Ditemi voi cos’è l’amore” Angela Mogano compone un mosaico di esistenze vere, restituendo umanità e poesia a ogni gesto, paura e desiderio

L’eleganza della semplicità

Pagani. L’abbraccio, celebre opera grafica di Henri Matisse, è la copertina scelta da Angela Mogano per il suo libro, “Ditemi voi cos’è l’amore”, pubblicato da Scatole Parlanti e in libreria da qualche mese. Un’immagine potente e insieme essenziale, che ben rappresenta lo stile della giovane scrittrice paganese: essenziale ma profondo, intimo e universale. La scelta non è casuale, come non lo è nulla nella prosa di Mogano, capace di scolpire l’invisibile con il tratto della parola e creare realtà materiali di impatto.

Umanità in dodici racconti

I protagonisti delle sue storie non sono personaggi astratti come ama definirli l’autrice stessa. Sono “persone” del campionario sociale “normale”. Muratori, pensionati, ingegneri, studenti, impiegati: uomini e donne che amano, si disperano, lottano, cadono. La scrittura li rende vivi, riconoscibili, ferocemente autentici. Non c’è idealizzazione, ma uno sguardo empatico che li accompagna nelle insidiose gesta della quotidianità, nelle paure, nei silenzi. È questo che rende ogni racconto una piccola epifania dell’umano.

Tutte le sfumature del sentimento

L’amore è il “fil rouge” dell’opera, declinato in ogni possibile forma: dalla passione all’amicizia, dall’eros all’amore familiare, dalla dedizione assoluta all’ossessione cieca. Mogano sa coglierne le pieghe più intime, sa raccontare il calore e la vertigine, la tenerezza e la ferita. Con uno stile che ricorda pennellate impressioniste, l’autrice disegna paesaggi emotivi in cui ogni lettore può ritrovarsi e dove la luce e i coni d’ombra posso cambiare secondo un preciso lasso di tempo e di immaginazione.

Il linguaggio come strumento di verità

C’è poesia nella scrittura di Angela Mogano, ma mai artificio. Il lessico è accurato, mai compiaciuto, con un ritmo narrativo che alterna momenti di sospensione a improvvise accelerazioni emotive. I titoli stessi dei racconti catturano e incuriosiscono, introducendo a un universo dove la parola “amore” non è mai retorica, ma materia viva e palpitante.

La scrittura come innamoramento mentale

Come scrisse Giorgio Manganelli, leggere è “un caso di innamoramento mentale”. È proprio questo che accade con “Ditemi voi cos’è l’amore”: ci si innamora di una voce narrativa capace di raccontare senza giudicare, di accarezzare senza sfiorare soltanto, di far sentire ogni lettore parte di quel mondo. Con questa seconda prova letteraria, dopo Una storia vera, Angela Mogano si conferma una delle voci più interessanti della nuova e prospera narrativa contemporanea. Va letta e riletta perché come un quadro impressionista cambia significato con il tempo e la luce.

Pomodoro, al via la breve campagna estiva nell’agro nocerino sarnese

spot_img
spot_img
spot_img
spot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img
spot_imgspot_img

Articoli popolari