Il calcio dei ragazzi non ha più campo
Un tempo bastavano quattro pietre per segnare le porte e un pallone consumato per riempire le strade di ragazzini e vita. Oggi, i giovani di Angri non giocano quasi più – non per mancanza di voglia, ma perché gli spazi adeguati sono scomparsi, molti sono sbarrati da lucchetti o completamente abbandonati.
Il campetto del terzo circolo dimenticato da tutti
Il campetto in erba sintetica del terzo circolo didattico in via Nazionale nel plesso scolastico detto Taverna è l’esempio calzante di questa mancata gestione. Inaugurato qualche lustro fa dall’allora sindaco Cosimo Ferraioli, non è stato utilizzato né dalla scuola né dai ragazzi della città. L’erba è diventata un boschetto, la recinzione un muro vergognosamente invalicabile.
Anche la palestra accanto è un monumento allo spreco
Accanto al campo, si trova la palestra, divenuta un monumento allo spreco pubblico. Tentativi di recupero o demolizione si sono succeduti, senza esito. Il risultato? Un centro sportivo fantasma, eredità ingombrante di questa per la prossima amministrazione.
Recuperare e programmare: una priorità per il futuro
La realizzazione del nuovo prolungamento di Corso Italia può attendere: prima serve intervenire su ciò che già esiste, magari forzando i lucchetti: in via Alveo Sant’Alfonso, Via Papa Giovanni XXIII, Via Satriano, Via Leonardo Da Vinci. A questo punto bisogna sperare che la prossima amministrazione sblocchi e restituisca alla città gran parte di questi spazi, programmando manutenzione, sorveglianza e accesso consapevole, che disponga con visone di questi spazi affinché possano effettivamente di diventare vivi e inclusivi.