Isola ecologica incompiuta e fondi esauriti
In consiglio comunale il durissimo l’intervento di Pasquale Mauri, ex sindaco di Angri e attuale consigliere comunale, che ha lanciato pesanti critiche verso l’attuale amministrazione, accusata di totale inerzia sopratutto sulla gestione ambientale. Al centro delle accuse, l’incompiuta isola ecologica di via Campia: “I lavori sono iniziati anni fa, ma ancora oggi non se ne vede la fine. Sembra che i fondi siano esauriti e molte delle opere previste non sono mai state realizzate” dice Mauri.
Mauri ha poi denunciato la mancata adozione di una variazione di bilancio che consentirebbe di completare l’intervento. “L’amministrazione non ha fatto nulla, e intanto la città continua a essere invasa dai rifiuti. Ci sono luoghi della città dove si deposita spazzatura a tutte le ore. Gli operatori della società di raccolta lavorano con impegno, ma è la politica a mancare, perché non sa rispondere alle esigenze della comunità” dice Mauri.
Città sporca e mancanza di controllo
Riflessione anche sul tributo dedicato “Le tariffe – ha proseguito Mauri – sono state riviste solo in minima parte, con una riduzione simbolica di un euro l’anno per famiglia. Ma i problemi reali, come l’abbandono indiscriminato dei rifiuti, restano irrisolti. Nessun intervento per il controllo del territorio, nessun deterrente. Così Angri viene percepita come una città perennemente sporca”.
Il consigliere ha evidenziato come l’assenza di un piano strutturato di contrasto all’inciviltà sia il segnale di una politica debole, incapace di organizzare servizi efficienti e rispondere alle primarie istanze della prevalenza dei cittadini.
Servizi sociali allo sbando
Non meno dure le critiche rivolte alle politiche sociali e in particolare all’assessore delegato. Mauri ha parlato di gravi carenze nella gestione dei fondi: “Tre mesi dopo l’approvazione del bilancio preventivo, si è dovuti intervenire con una variazione da 500.000 euro. Questo significa che l’assessore non ha saputo calcolare il fabbisogno reale oppure non ha avuto la capacità di far stanziare le somme necessarie. In entrambi i casi, è un segnale di inadeguatezza”.
Fondi finiti già a giugno
Il Mauri ha infine citato una nota della Società Consortile “Comunità Sensibile”, che segnalava l’esaurimento dei fondi destinati ai servizi sociali già al 30 giugno 2025. “È un dato allarmante – ha aggiunto – che dimostra l’assoluta incapacità di programmare i lavori e le risorse necessarie per garantire i servizi essenziali. Non si può più continuare così, serve una guida competente e attenta”.