Un ciclo di incontri per ascoltare e costruire insieme
La UOC Governance dei Processi di Telemedicina e Intelligenza Artificiale dell’ASL Salerno ha concluso il primo ciclo di incontri territoriali con due momenti significativi: il confronto con i CAV (Centri antiviolenza) e le Case di Accoglienza per donne vittime di violenza, e quello con gli Ambiti Territoriali, le Case Albergo, le Comunità Alloggio e i Gruppi Appartamento per anziani e portatori di disabilità.
Questi appuntamenti si inseriscono nel percorso avviato per illustrare le opportunità offerte dalla telemedicina, in particolare dalla televisita, e per attivare un dialogo concreto tra istituzioni sanitarie, operatori sociali e cittadini. L’obiettivo è rendere la sanità sempre più accessibile, inclusiva e orientata alle nuove tecnologie, in un’ottica di integrazione sociosanitaria digitale.
Tecnologia al servizio delle persone, non fine a sé stessa
Nel corso dell’incontro conclusivo è stata ribadita l’importanza della telemedicina come strumento per superare barriere geografiche e sociali, soprattutto in tempi segnati da emergenze globali e locali. «La tecnologia deve essere usata dall’uomo per l’uomo, mai fine a sé stessa. Solo così possiamo costruire una sanità equa, capace di rispondere ai bisogni di tutti, senza lasciare indietro nessuno» ha detto il Direttore Antonio Coppola direttore dalla UOC Governance dei Processi di Telemedicina e Intelligenza Artificiale dell’ASL Salerno.
Particolare attenzione è stata riservata alla formazione: grazie al nuovo Centro di Formazione Digitale, l’ASL Salerno intende ridurre il divario digitale e rafforzare le competenze di operatori, cittadini, enti e caregiver.
Un sistema che dialoga e si innova
L’incontro è stato promosso dal Direttore Generale dell’ASL Salerno, ingegner Gennaro Sosto, in collaborazione con il direttore di Federsanità Campania, Matteo Ruggiero, e con l’intervento di Michelangelo Bartolo, direttore della Telemedicina della Regione Lazio, tra i massimi esperti italiani del settore. Presenti anche. L’ingegnere Gerardo Lodato, il Direttore Amministrativo Germano Perito e il dirigente dell’innovazione strategica e comunicazione, Francesco Colavita. È intervenuta e ha moderato la dottoressa Mariagiovanna Squillante.
«Non basta la tecnologia. Servono visione, etica e collaborazione, a partire dal coinvolgimento diretto dei medici e dei professionisti sanitari, veri pilastri del sistema salute» conclude Coppola.
Con questi incontri, la UOC lancia un messaggio chiaro: la telemedicina non è un futuro lontano, ma una realtà già operativa, costruita attraverso ascolto, alleanze territoriali e innovazione concreta.
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