Il TAR boccia l’ordinanza Ferraioli sul canale San Tommaso
Un nuovo stop giudiziario per il sindaco di Angri, Cosimo Ferraioli, che perde l’ennesimo ricorso dinanzi al TAR della Campania. I giudici della sezione di Salerno hanno annullato l’ordinanza emessa il 7 maggio 2025, con cui si intimava al Consorzio di Bonifica Integrale Comprensorio Sarno – Bacini del Sarno la rimozione urgente dei fanghi dal canale San Tommaso.
Nessuna emergenza e gravi vizi procedurali
Secondo il TAR, non sussistevano i requisiti di urgenza e imprevedibilità previsti dalla legge per giustificare un provvedimento straordinario. Il problema degli scarichi e dei liquami nel canale, infatti, è noto da oltre un decennio. Non è dunque una “contingenza” emergenziale.
Inoltre, l’ordinanza del sindaco è risultata priva di qualsiasi iter procedurale corretto: mancavano comunicazione di avvio, contraddittorio e possibilità di difesa da parte del Consorzio, violando le tutele minime garantite dalla normativa.
Nessuna responsabilità provata per il Consorzio
Il Consorzio, difeso dall’avvocato Fabrizio Murino, ha visto nuovamente accolte le proprie ragioni, come già avvenuto nel 2024. I giudici hanno evidenziato che la responsabilità dell’ente consortile non è mai stata dimostrata. Anzi, sin dal 2012 il Consorzio ha prodotto ampio carteggio in cui denuncia l’uso abusivo del canale come recapito fognario da parte dei Comuni di Angri e Scafati.
La relazione ASL non basta per agire extra ordinem
A nulla è valsa, per il TAR, la relazione dell’ASL che segnalava acque stagnanti e scure: mancano elementi certi di dolo o colpa, e dunque non si può invocare l’articolo 192 del Codice dell’Ambiente. Un’altra battuta d’arresto per l’amministrazione Ferraioli, sempre più isolata anche sul piano giuridico.