Il caso e il malore
Una fistola carotido-cavernosa, se non trattata tempestivamente, può compromettere in modo irreversibile la vista. È quello che ha rischiato un paziente campano, dopo essere stato inizialmente sottoposto a un intervento alla carotide sinistra presso una struttura ospedaliera non afferente all’ASL Salerno. Alla dimissione, ha cominciato a sentire dolore all’occhio e notare una anomala sporgenza oculare. Deciso a capirne di più, si è rivolto al Presidio Ospedaliero Umberto I di Nocera Inferiore.
La diagnosi corretta
Accolto dall’equipe di Neuroradiologia guidata dal dottor Andrea Manto, è stato subito avviato a un esame Angio TC urgente. Questo tipo di esame, basato sulla tomografia computerizzata dei vasi sanguigni, ha evidenziato la grave patologia. Da qui, l’immediata decisione di ricovero d’urgenza e il successivo intervento endovascolare.
L’intervento risolutivo
L’operazione è durata diverse ore. Si è trattato di una procedura di alta complessità, finalizzata alla chiusura della fistola e al ripristino della funzione oculare. Il decorso è stato positivo e la sintomatologia si è completamente risolta, restituendo al paziente la piena funzionalità dell’occhio.
La lettera della famiglia
A sottolineare l’importanza di quanto avvenuto è la lettera inviata dalla famiglia al Direttore Generale dell’ASL Salerno, Gennaro Sosto, al dottor Andrea Manto e a tutta l’equipe.
“Ci è sembrato doveroso raccontare e segnalare ai vertici della ASL Salerno la storia di mio fratello, affinché venga riconosciuto l’alto valore del lavoro svolto quotidianamente da questi professionisti e venga valorizzata un’eccellenza che rappresenta un vero motivo d’orgoglio per la sanità pubblica del nostro territorio” si legge nella lettera.
Sanità che funziona
Il caso è emblematico di una sanità pubblica che funziona, fatta di competenze specialistiche, tempestività e capacità organizzativa. L’equipe del reparto di Neuroradiologia dell’Umberto I si conferma come punto di riferimento regionale nei casi urgenti e complessi.
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