Reparto a rischio collasso
Il reparto di Ostetricia e Ginecologia dell’ospedale Umberto I di Nocera Inferiore è a un passo dalla paralisi. Quindici ostetriche su ventiquattro hanno presentato nei giorni scorsi una richiesta di mobilità volontaria, minacciando di abbandonare in massa uno dei reparti nevralgici dell’intero presidio ospedaliero.
Una scelta drastica che, se attuata, potrebbe causare un crollo operativo in un settore già messo a dura prova da anni di carenze e pressioni crescenti. L’Umberto I è uno dei principali centri dell’Agro per i parti, anche quelli ad alto rischio, e da sempre rappresenta un punto di riferimento per le future madri della provincia.
Clima teso e condizioni insostenibili
Le ragioni alla base della decisione non sono state rese ufficiali, ma fonti interne parlano di un malessere diffuso: turni estenuanti, straordinari non riconosciuti, cronica carenza di personale e difficoltà nella gestione dell’utenza. A ciò si aggiungerebbe un clima lavorativo pesante, aggravato da una presunta mancanza di dialogo con la direzione sanitaria, che secondo alcune testimonianze avrebbe ignorato per troppo tempo le segnalazioni degli operatori.
Il timore condiviso è che questa situazione possa generare un effetto domino difficile da contenere: le ostetriche qualificate non sono facili da reperire, e i tempi per eventuali sostituzioni sono lunghi.
L’Asl prova a mediare
La notizia ha già messo in allarme le organizzazioni sindacali, che chiedono un incontro urgente con la direzione dell’Asl Salerno, guidata da Gennaro Sosto. Si teme il depotenziamento del reparto o, peggio, una temporanea sospensione dei servizi, con gravi ricadute sull’intero comprensorio.
Dalla direzione sanitaria, per ora, nessuna dichiarazione ufficiale. Ma fonti interne confermano che si starebbe tentando di aprire un tavolo di confronto con le ostetriche, e non è esclusa la convocazione di una riunione con i rappresentanti sindacali e i referenti della Regione.
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