Quarto giorno di fiamme: l’incubo ritorna sul Vesuvio
Il Vesuvio continua a bruciare. Nonostante l’impegno ininterrotto delle squadre di soccorso, l’incendio che da quattro giorni devasta la pineta del Parco Nazionale è tornato ad avanzare con forza, generando una densa colonna di fumo visibile a chilometri di distanza. L’epicentro delle fiamme è localizzato nella zona boschiva di Terzigno, tra via Zabatta e i territori vesuviani limitrofi.
Emergenza ambientale e mezzi aerei in campo
In azione un canadair, un elicottero della Regione Campania, squadre di vigili del fuoco, volontari della Protezione civile e i carabinieri forestali, impegnati a terra e dal cielo per domare le fiamme. Il fuoco, alimentato dal vento e dalle alte temperature, continua a consumare ettari di macchia mediterranea e a minacciare la fauna selvatica che abita il parco.
Ecosistema in pericolo, attesa per aggiornamenti
Le fiamme stanno mettendo in pericolo l’equilibrio dell’ecosistema vesuviano, già fragile per via delle precedenti ondate di incendi. La situazione resta critica, con le autorità che seguono l’evolversi dell’emergenza e aggiornano costantemente le operazioni in corso.
Le prossime ore saranno decisive per contenere l’incendio e limitare i danni. Intanto, cresce l’angoscia nei comuni vesuviani, dove il ricordo dei roghi del passato è ancora vivo nella memoria collettiva.