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Pagani. Botta e risposta tra Fratelli d’Italia e l’ex assessore Sessa

Le dimissioni di Sessa scatenano accuse e repliche. Botta e risposta tra Fratelli d’Italia e l’ex assessore, a Gamba tesa anche Gambino 

Le dimissioni che agitano la politica paganese

A Pagani si fa sempre più caldo lo scontro politico dopo le dimissioni di Pietro Sessa, ex assessore al commercio dell’amministrazione di Lello De Prisco. La decisione, maturata nei giorni scorsi, ha innescato un botta e risposta dai toni accesi tra l’ex componente della giunta e Fratelli d’Italia, con un successivo intervento dell’europarlamentare Alberico Gambino.

L’attacco di Fratelli d’Italia

A criticare apertamente Sessa sono stati i consiglieri comunali di FdI Enza Fezza e Alessandro De Martino, insieme al coordinatore cittadino Antonio Mariconda. Con una nota congiunta, i tre esponenti hanno definito poco incisivo il lavoro dell’ex assessore negli anni trascorsi in giunta: «Negli ultimi anni, l’ex assessore al commercio ha ricoperto il suo ruolo nella giunta comunale di Pagani, ma, a nostro avviso, il suo operato non ha portato grandi risultati concreti per la città» hanno dichiarato.

FdI punta il dito sulle promesse rimaste in sospeso e su un contributo giudicato insufficiente per lo sviluppo commerciale e le politiche di crescita locale: «Sembra che molte promesse fatte dall’ex assessore Pietro Sessa siano rimaste sulla carta, e il suo contributo sia stato piuttosto limitato. Sessa decide di lasciare l’incarico, a suo dire, per motivi di insoddisfazione o di crisi interna. Noi del gruppo FdI ci poniamo una domanda: dopo 4 anni di vuoto assoluto?»

Nella nota, gli esponenti di Fratelli d’Italia ipotizzano anche motivazioni di carattere personale e politico dietro le dimissioni: «È lecito chiedersi se questa decisione sia dettata da un reale desiderio di contribuire al bene della nostra comunità o piuttosto da ambizioni personali e dalla volontà di cambiare casacca per ottenere un ruolo più prestigioso. La città ha bisogno di amministratori che sappiano ascoltare e agire, non di chi si accontenta di gestire il minimo indispensabile o di mantenere le poltrone».

Per il gruppo FdI, l’uscita di Sessa è l’ennesima prova del fallimento della maggioranza: «Ora che Sessa lascia, si vede ancora di più quanto questa maggioranza abbia fallito nel portare avanti un vero cambiamento. La loro incapacità di rispondere alle esigenze di Pagani si riflette anche nel modo in cui hanno gestito le questioni più importanti, lasciando spesso tutto in sospeso o affrontando le cose in modo superficiale».

Il messaggio si chiude con un appello alla città: «È il momento che la nostra comunità chieda di più, che si guardi oltre le promesse e si pretenda un’amministrazione capace di portare risultati concreti. La maggioranza di cui faceva parte Sessa ha dimostrato di non essere all’altezza di questa sfida. Speriamo che in futuro ci siano leader più seri e determinati, pronti a lavorare davvero per il bene di Pagani».

La replica di Pietro Sessa

L’ex assessore non ha tardato a rispondere, accusando la capogruppo di Fratelli d’Italia di portare avanti un’opposizione “di facciata”: «Mi stupisce leggere un attacco così scomposto e maldestro da parte di Enza Fezza, consigliera che a Pagani rappresenta un’opposizione solo di facciata, fatta da consiglieri e assessori nascosti all’interno della maggioranza. Una maggioranza che ho lasciato proprio per coerenza politica e personale, prendendo pubblicamente le distanze da chi non rappresenta più – nei metodi e nei contenuti – né me né i cittadini».

Sessa definisce paradossale la scelta di attaccarlo invece di criticare la giunta: «Trovo paradossale che, anziché rivolgere critiche a questa amministrazione per le sue evidenti mancanze, si preferisca attaccare chi ha scelto – con responsabilità e dignità – di allontanarsene».

Rigettando l’accusa di “vuoto assoluto”, l’ex assessore rivendica il lavoro svolto: «Accusare di vuoto assoluto un assessore che per quattro anni ha lavorato con serietà, tra mille difficoltà e spesso senza il pieno sostegno dell’amministrazione, è un esercizio retorico goffo e offensivo, non tanto verso di me, ma verso gli operatori commerciali, le associazioni e i cittadini con cui ho costruito percorsi, affrontato emergenze, valorizzato tradizioni e avviato progettualità concrete».

Sessa rilancia la critica verso la maggioranza: «Come mai, in questa amministrazione, nessun assessore sembra aver brillato? Come mai ben cinque consiglieri comunali e tre assessori si sono allontanati dal progetto politico? Forse il problema non era Pietro Sessa, ma qualcosa di più profondo».

Concludendo con un attacco diretto alla capogruppo FdI, Sessa parla di “collusione” con la giunta: «Questa difesa d’ufficio è la prova provata della collusione tra la capogruppo di Fratelli d’Italia e questa amministrazione. Io resto sereno. Sono le persone, non le polemiche, a guidare il mio cammino. E come sempre, sarà il popolo a decidere chi ha servito con onestà e chi ha solo parlato».

L’intervento di Alberico Gambino

A gettare ulteriore benzina sul fuoco delle polemiche è arrivata la posizione dell’europarlamentare di Fratelli d’Italia, Alberico Gambino, che ha voluto commentare la vicenda: «Auguro a Pietro Sessa il meglio dalla vita e dalla politica, però conosco bene politicamente Sessa, e posso dire che noi staremo sempre dalla parte opposta alla sua».

Gambino ha poi auspicato un cambio di passo per la città: «Speriamo solo che presto la mia Pagani possa risollevarsi dalle paludi nella quale si trova oggi e si possa avere presto un’amministrazione dinamica e protesa verso l’unico scopo dello sviluppo della comunità».

Un campo di macerie 

Il caso Sessa sembra destinato a lasciare strascichi nel dibattito politico paganese. Tra accuse incrociate, repliche e interventi di figure politiche di rilievo, le dimissioni dell’ex assessore hanno messo in evidenza le fratture interne e i rapporti tesi tra maggioranza e opposizione, in un contesto amministrativo che, secondo molti, fatica a dare risposte concrete alla città.

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