Un avvio d’anno tra emergenze e incertezze
Il primo settembre si apre ufficialmente l’anno scolastico 2025/26, ma in Campania l’avvio è già in salita. La riapertura delle scuole, con le lezioni in classe dal 15 settembre, sarà preceduta da appena venti giorni di preparativi in cui l’Ufficio scolastico regionale deve ancora affrontare nodi cruciali: le immissioni in ruolo di docenti e personale Ata, ma soprattutto l’assenza di decine di dirigenti scolastici nelle sedi chiave.
Se a giugno erano 25 i presidi in uscita per pensionamento, nelle settimane successive il numero è cresciuto: 28 dimissionari si sono aggiunti e, giorno dopo giorno, altri dirigenti rinunciano all’incarico per motivi di salute o personali. Il risultato è un quadro critico, con settanta istituti ancora privi di guida a ridosso dell’apertura.
Accorpamenti e rientri insufficienti
Il direttore generale Ettore Acerra ha disposto accorpamenti e assegnazioni, richiamando in Campania tredici dirigenti scolastici rientrati dopo anni fuori regione. Nonostante questo, l’elenco attuale conta 70 scuole scoperte: 28 saranno affidate a nuovi titolari – attingendo alle graduatorie residue del concorso 2011 e all’ultimo, contestato concorso 2023 – mentre 42 istituti dovranno essere gestiti in regime di reggenza.
Una cifra elevata per una regione complessa, che alimenta il timore, espresso da molti presidi uscenti, di un tracollo organizzativo e gestionale delle scuole lasciate.
La mappa delle sedi scoperte
La distribuzione territoriale delle vacanze di sede rivela la portata del problema: 20 istituti senza preside nell’Avellinese, 19 nel Salernitano, 13 tra Napoli e provincia, altrettanti nel Sannio e 5 nel Casertano. I 12 vincitori del concorso 2011 – in gran parte dopo ricorsi accolti dal Consiglio di Stato – e i 16 del concorso 2023 dovranno indicare la sede entro il 14 agosto.
Restano comunque 42 istituti in reggenza, un paradosso considerando che ancora oggi molti vincitori del concorso 2017, assunti nel 2019, sono fuori regione e potrebbero coprire le sedi vacanti, ma il loro rientro è bloccato da ricorsi e incertezze legate al dimensionamento scolastico.
Cambi di sede e rinunce
A Napoli città, l’unico istituto comprensivo vacante è il Don Giustino-Russolillo di Pianura, inizialmente affidato ad Angela Maglio, che ha chiesto e ottenuto il trasferimento al 39° Circolo didattico Leopardi-Doria di Fuorigrotta. Tra i movimenti recenti: Pasquale Iezza all’IPCT Munthe di Anacapri, Lucia Gargiulo all’IC Panzini di Castellammare, Ermelinda Rocciolo all’IC San Nicola di Cava de’ Tirreni e Isa Paola Olivieri all’IC Don Avallone di Forio. Anche Angri e Pagani hanno istituti senza dirigente.
Il liceo Margherita di Savoia, lasciato da Anna Maria Di Nocera per impegni negli uffici regionali, resta a Vincenzo Varriale. Altri dodici istituti vacanti si trovano in provincia, tra Acerra, Marano, Giugliano, Arzano, Casandrino, Pozzuoli, Lacco Ameno, Ischia, Villaricca e Nola.
Attese e prospettive
Subito dopo Ferragosto, l’Usr pubblicherà l’elenco definitivo delle sedi in reggenza e aprirà le domande per i dirigenti già titolari interessati ad assumere un secondo incarico. Per le scuole non scelte, Acerra procederà ad assegnazioni d’ufficio.
La partenza del nuovo anno scolastico in Campania rischia quindi di avvenire sotto il segno dell’improvvisazione e del sovraccarico gestionale per i dirigenti impegnati in più scuole, con inevitabili ricadute sulla qualità dell’organizzazione interna e sui servizi agli studenti.