Le settimane infinite
Il 4 gennaio 2025 il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino, Antonio La Mura, annunciava trionfante che l’apertura della rampa autostradale era questione di “settimane”. Da allora, il calendario ha girato più veloce dei lavori e quelle settimane sono diventate mesi, poi stagioni. Lo scorso 23 luglio, sempre in pompa magna, lo stesso annuncio rimbalzava sui social: “Imminente apertura!”. Il tempo di fare un brindisi virtuale e sono arrivate le associazioni a smontare la festa, denunciando irregolarità strutturali, a partire da quel muro di cemento armato che – secondo alcuni – metterebbe più alla prova i freni che la pazienza degli automobilisti.
La rampa del mistero
L’uscita verso la rotatoria è diventata quasi una leggenda urbana: tutti ne parlano, nessuno la usa. Dopo l’ennesimo annuncio, il progetto si è arenato come una nave in secca. L’inaugurazione con tanto di taglio del nastro? Rimandata a “tempi migliori”, formula comoda che non richiede scadenze. Nel frattempo, il verde attorno alla rampa racconta meglio di qualsiasi comunicato lo stato delle cose: erba alta, rifiuti sparsi, marciapiedi traballanti. C’è pure un nuovo cartello con il nome della città, che fa bella figura… peccato sia circondato da un degrado che ne annulla l’effetto scenico.
Quattro anni e una rampa fantasma
In un paese dove le opere pubbliche sembrano più bozzetti che realtà, la rampa è il monumento vivente al pressappochismo. Ci sono voluti ben quattro anni per arrivare a un’opera ancora incompleta, con problemi mai previsti (o forse mai considerati) dall’amministrazione. I lavori sono stati progettati come se fossero un puzzle a cui mancano i pezzi principali, ma nessuno si affretta a completarli. Così l’uscita resta chiusa, il cemento invecchia e i cittadini si chiedono se prima o poi vedranno davvero un’auto percorrere quella rampa… o se diventerà un ottimo set per un film sull’eterna attesa.
Nocera Inferiore, fuorilegge in corsa e controlli fermi. La nota di D’Alessandro