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Centrodestra in fermento a Pagani: lascia Pietro Pisacane

A Pagani il centrodestra vive una fase di riassetto tra ingressi controversi, addii polemici e possibili larghe intese per le comunali.

Il vaso di Pandora della politica paganese

Dibattito più che animato. Il cosiddetto Caso Sessa ha fatto riemergere con forza il dibattito politico a Pagani, rimasto per anni in un apparente letargo. Con le elezioni comunali alle porte, la città vive un fermento che interessa soprattutto il centrodestra e le aree moderate, dove è in corso un evidente riposizionamento. L’ex assessore Pietro Sessa, oggi figura assai chiacchierata e discussa, guarda a una candidatura alla Regione e tesse alleanze nell’Agro, mentre sul fronte locale prende piede l’idea di larghe intese, ipotesi rilanciata dall’ex consigliere comunale Massimo D’Onofrio che in prospettiva, come dichiarato alla nostra testata, apre persino a un dialogo con il suo storico avversario politico Salvatore Bottone.

La defezione di Pisacane e la meritocrazia mancata

In questo scenario arriva la defezione dell’ex coordinatore di Forza Italia, Pietro Pisacane, che dopo un anno e mezzo lascia il partito denunciando un clima interno fatto di logiche di potere e scarsa meritocrazia. Pisacane parla di un lavoro costantemente ostacolato dalla segreteria provinciale, di ingressi promessi e mai concretizzati e di esclusioni ingiustificate di chi aveva dimostrato impegno sul territorio. Ricorda come in più occasioni siano state privilegiate candidature costruite attorno a interessi locali, lasciando fuori figure storiche del partito. Pur abbandonando il coordinamento, ribadisce la sua appartenenza al centrodestra e la volontà di un’area unita capace di difendere i territori da ingerenze esterne, puntando su strumenti concreti come le opportunità europee per lo sviluppo locale.

Equilibri in bilico e movimenti silenziosi

Fonti vicine agli ambienti politici locali parlano di possibili avvicinamenti al partito azzurro da parte di esponenti dell’attuale maggioranza, che non hanno mai nascosto una simpatia per questa area. In una città dove ogni movimento pesa, il rimescolamento delle alleanze potrebbe ridisegnare in profondità la mappa del potere, lasciando intravedere scenari inediti nelle imminenti sfide elettorali.

Corbara. E il sindaco manda tutti a letto presto

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