La corsa dei big
A Salerno e nel suo hinterland la corsa alle regionali si gioca con i “pezzi da novanta” già pronti a consolidare il proprio peso politico. Nel Partito Democratico e nella lista ispirata al governatore uscente si punta su nomi forti come Franco Picarone, Luca Cascone e Corrado Matera, mentre l’uscente Nino Savastano non sarà in corsa. I socialisti confermano Andrea Volpe, ma anche l’assessore provinciale Pasquale Sorrentino guarda a un posto in lista, così come Giovanni Guzzo, attuale presidente facente funzione della Provincia.
Senza la lista di Italia Viva, Tommaso Pellegrino potrebbe candidarsi con i Riformisti di Manfredi, mentre Nicola Cammarano sarà nuovamente in campo per i Cinque Stelle. Nel Cratere, il nome della giornalista Margherita Siani è circolato a lungo, ma la diretta interessata ha smentito. Nel centrodestra, Contursi Terme schiera due nomi: l’ex sindaco Alfonso Forlenza con Noi Moderati e l’assessore Giovanni Ricca con la Lega.
Veti, sostituzioni e ritorni
In Forza Italia, secondo quanto riporta “Il Mattino”, il coordinatore provinciale Roberto Celano e Lello Ciccone guideranno la lista. In Fratelli d’Italia, il nome dell’ex sindaco di Campagna Roberto Monaco era stato ostacolato dal consigliere Nunzio Carpentieri, ma la discesa in campo di Italo Cirielli, figlio del viceministro degli Esteri, ha ridisegnato gli equilibri interni.
A causa delle mancate dimissioni così come nei tempi previsti dalla legge, i sindaci di Caselle in Pittari e Lustra non potranno candidarsi, lasciando spazio ad Alessandro D’Angiolillo e Modesto. La situazione a Pontecagnano, con le mancate dimissioni del sindaco Lanzara, potrebbe agevolare il ritorno di Ernesto Sica nella Lega. Possibile la candidatura di Gigi Casciello per guidare la lista di Noi Moderati.
Fronti strategici aperti
A Salerno città, il quadro resta dinamico: ex protagonisti come Nello Fiore, Tommaso Amabile e Gianfranco Valiante potrebbero rientrare nel gioco politico con alleanze mirate e patti territoriali già in fase di definizione. Nel Cilento, il ruolo di Simone Valiante resta determinante.
Le prossime settimane saranno decisive per la formazione definitiva delle liste. I partiti sono chiamati a bilanciare candidature di bandiera e figure capaci di intercettare il consenso locale, evitando che alcuni nomi possano essere semplici riempitivi senza reale prospettiva di elezione. Gli equilibri si costruiranno non solo nelle segreterie, ma anche attraverso i tavoli di coordinamento già attivi sul territorio e nelle comunicazioni ufficiali che scandiranno il percorso verso il voto. Un passaggio che sarà seguito anche attraverso i canali informativi dedicati, in una campagna destinata a lasciare il segno.