La politica in modalità provvisoria
La politica locale, quella che un tempo si consumava tra sezioni di partito e circoli cittadini, oggi vive di attese indefinite. A Pagani il sindaco Lello De Prisco punta al secondo mandato, ma un avversario credibile non si intravede ancora. Le manovre sono tante, i nomi pochi.
Ad Angri, invece, si chiude la lunga e travagliata stagione di Cosimo Ferraioli. Undici anni di amministrazione che si dissolvono tra ricollocazioni frettolose e abbandoni tra imbarazzo e opportuno silenzio. Il centrodestra si ricompone a fatica, il centrosinistra è in cerca disperata di un candidato che non sembri solo “di servizio”.
I “volontari” introvabili
Il vero problema di fondo non è soltanto l’assenza di strategie, ma la scarsità di persone disposte a metterci la faccia. La penuria di “volontari” per guidare città complesse come Pagani e Angri è evidente. In tempi in cui persino le associazioni faticano a trovare segretari, pretendere sindaci appare quasi una richiesta improponibile. Come ammoniva Ennio Flaiano, “In Italia la situazione è grave ma non è seria”: il ritratto perfetto di questa campagna elettorale che per il momento non decolla, tutti si celano dietro il pretesto che “è ancora presto per il nome”. Se mai c’è.
Eppure, in questo vuoto, ad Angri emerge un volto noto che non ha mai smesso, a modo suo, di credere nella città. Si fa ancora largo Pasquale Mauri, già sindaco, sconfitto nelle ultime due tornate nel 2015 e nel 2020 da Cosimo Ferraioli. Mauri ha rimesso da tempo in moto la sua macchina politica. Le sue armi sono: esperienza, radicamento e un patrimonio di relazioni costruito negli anni. Mauri tenta di proporsi non come “uomo del passato” ma come possibile garante di stabilità per una città che oggi stra affondando nelle sabbie mobili dell’improvvisazione.
Politica “promptata”
Il dibattito sui programmi resta un mistero. Nessun laboratorio politico, nessun confronto serio, nessuna serranda aperta dai Partiti e dai movimenti civici, a eccezione degli attivissimi ragazzi di “Fronte Civile – Stay Angri – M5S“, questo ad Angri.
Sintetizzando: per ora si registrano solo manovre, voci, ipotesi. Qualcuno, con ironia, ha proposto di affidare la selezione dei candidati a ChatGPT: basterebbe un prompt ben calibrato per ottenere un sindaco virtuale, magari più coerente e preparato di certi candidati in carne e ossa.
Ma la verità è che l’intelligenza artificiale può sostituire tante cose, non il coraggio e la responsabilità politica, la conoscenza del territorio. E se oggi il panorama appare povero di idee e di figure nuove, non è un male ricordare che qualcuno, come Pasquale Mauri, ci prova ancora con la stessa convinzione di sempre. Di impeto e di cuore, ma almeno ha alzato la mano e ci sta mettendo ancora la faccia.
Serve veramente qualcosa di nuovo.
Forse il vero problema non è trovare candidati, ma smettere di cercarli sempre negli stessi cassetti polverosi. Se la politica non saprà rigenerarsi, resterà prigioniera dell’improvvisazione e del momento. E allora sì, in mancanza d’altro, toccherà davvero chiedere a ChatGPT di scrivere non solo gli editoriali, ma anche i programmi elettorali.