L’indignazione
Otto vite fragili, otto cuccioli lasciati al loro destino in una contrada di Sarno. Un gesto crudele, che racconta la parte più oscura della convivenza civile: l’abbandono degli animali. Se non fosse stato per il pronto intervento del Vice Comandante Aristide Rendina e dell’agente Salvatore Aufiero, oggi si racconterebbe una storia diversa, fatta di sofferenza e di morte silenziosa.
Il salvataggio
È accaduto in località Villa Venere – contrada Perillo. Una chiamata, la corsa degli agenti e poi la scena che lascia senza parole: otto piccoli corpi abbandonati, in balia del caldo e della fame. Rendina e Aufiero non hanno esitato. Li hanno messi in salvo, li hanno strappati a un destino segnato.
Le parole del sindaco
A sottolineare la gravità del gesto è arrivata la voce del sindaco Francesco Squillante: «Abbandonare o maltrattare animali è un gesto ignobile e vigliacco, che non trova alcuna giustificazione. Chi compie simili atti non appartiene alla nostra città». Una condanna netta, che trasforma l’episodio in una questione morale oltre che di ordine pubblico.
Un futuro di speranza
Oggi i cuccioli sono al sicuro, affidati al rifugio “Ti salvo con il cuore” gestito da Carmela Esposito, che si prenderà cura di loro fino a quando non troveranno una famiglia. Chi vorrà adottarli potrà contattare direttamente la struttura, al numero 349 4542989.
Una ferita per la comunità
La città di Sarno mostra la sua parte più solidale, quella che si ribella a chi trasforma la vita animale in rifiuto. L’episodio lascia una ferita ma anche una lezione: la cura e la protezione dei più indifesi non sono optional, ma misura del grado di civiltà di una intera comunità.













