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Scafati. Fiume Sarno, Carotenuto incalza: “annunci senza risultati”

l consigliere di “Scafati Arancione” sollecita trasparenza sul dragaggio del fiume Sarno: «I cittadini hanno diritto a sapere la verità»

L’attacco di Carotenuto

Il fiume Sarno torna al centro del dibattito politico e civile. A riaccendere i riflettori è stato Francesco Carotenuto, consigliere comunale di Scafati Arancione, che con un’iniziativa ufficiale ha chiesto alle istituzioni competenti di fornire dati chiari e puntuali sullo stato dei lavori di dragaggio. «Ho inviato una PEC alla Regione Campania, al Genio Civile di Salerno, al Consorzio di Bonifica del Comprensorio Sarno, al Noe e al Comune di Scafati – ha dichiarato – per chiedere informazioni dettagliate sui lavori in corso e, in particolare, sul dragaggio del fiume Sarno nel tratto che interessa la nostra città».

Le richieste alla Regione e agli enti

L’intervento di Carotenuto si concentra su quattro punti cardine: lo stato di avanzamento degli interventi, le quantità di sedimenti rimossi e le modalità di smaltimento, le misure di tutela ambientale adottate e le tempistiche effettive per la conclusione. «La nostra comunità ha diritto a conoscere con trasparenza – spiega Carotenuto – lo stato dei lavori, la destinazione dei materiali rimossi e le misure messe in campo per evitare che si tratti solo di operazioni di facciata».

L’assenza di dati pubblici alimenta sospetti e diffidenze in un territorio che da decenni vive il Sarno come una ferita aperta, tra promesse di bonifica e risultati concreti che tardano ad arrivare.

Emergenza ambientale e sanitaria

Carotenuto richiama l’attenzione sul peso storico del problema. «Il Sarno rappresenta da anni un’emergenza ambientale e sanitaria per il nostro territorio – sottolinea – e non possiamo più permettere che l’inerzia amministrativa si traduca in un danno perpetuo per la salute dei cittadini».

Il tema non è soltanto di natura ecologica: il fiume è simbolo di una battaglia collettiva che intreccia tutela della salute, sviluppo economico e qualità della vita. Per questo Carotenuto ribadisce la necessità di un controllo ampio e serrato: «Come consigliere comunale continuerò a vigilare e a sollecitare le autorità competenti affinché si garantiscano risultati concreti e non solo annunci».

Il nodo della trasparenza

La parola chiave è chiarezza. Carotenuto punta il dito contro la mancanza di comunicazione ai cittadini: «La trasparenza e l’informazione ai cittadini sono il primo passo per restituire dignità e sicurezza al nostro fiume e alla nostra città». Una dichiarazione che suona come un monito non solo agli enti coinvolti nei lavori, ma anche alla politica locale, spesso accusata di restare in silenzio davanti alle criticità del Sarno.

Una questione di fiducia collettiva

Il caso del fiume Sarno non è più solo una questione tecnica. Riguarda la fiducia della popolazione nelle istituzioni e nella capacità dello Stato di mantenere gli impegni assunti. Gli interventi di dragaggio, se non accompagnati da trasparenza e da una visione di lungo periodo, rischiano di diventare l’ennesimo capitolo di promesse mancate.

In questo scenario, l’iniziativa di Carotenuto mira a colmare un vuoto di comunicazione e di responsabilità. Una richiesta formale che, se accolta, potrebbe restituire ai cittadini dati certi e la possibilità di misurare la reale efficacia degli interventi in corso.

Angri. Maltempo e allagamenti: e la papera non galleggia…

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