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Angri, rivoluzione farmacie comunali: Ferraioli vende

L’amministrazione Ferraioli punta a una svolta tecnica per rilanciare le casse comunali e garantire un servizio strategico alla comunità.

L’avvio del percorso amministrativo

Il Comune di Angri vuole rivoluzionare le proprie farmacie comunali, caccia a un professionista esterno che possa accompagnare l’ente a una nuova forma di gestione. Nelle ultime ore gli uffici comunali hanno provveduto a pubblicare un avviso pubblico che di fatto rappresenta il primo passo verso un cambio storico per i due centri presenti nel territorio comunale. Un atto amministrativo che segue in questo senso la deliberazione della giunta comunale dello scorso luglio che di fatto apriva all’inizio di questo percorso che potrebbe permettere al Municipio di raccogliere somme importanti per le casse dell’ente, negli ultimi anni in difficoltà, garantendo un servizio fondamentale alla comunità.

Il nodo del Consorzio e le prospettive future

Una necessità di rilancio che per l’amministrazione del sindaco Cosimo Ferraioli è fondamentale, ma altrettanto importante è l’attenzione alla fase di impasse verso il futuro, anche vista la convenzione in scadenza con il Consorzio Farmaceutico Intercomunale, che da circa un paio di decenni rappresenta il partner sul tema dell’ente. Per questo tra le prime richieste avanzate ai possibili professionisti interessati ad affiancare il Comune nella vendita delle farmacie comunali c’è proprio il rapporto in essere con il CFI.

Il compito dei professionisti e i rischi da evitare

L’indagine di mercato avanzata chiede infatti un professionista che sia in primo luogo capace di predisporre uno studio dettagliato con il rapporto crediti – debiti tra il Comune di Angri e il Consorzio sulla gestione delle due farmacie comunali, per evitare la nascita di contenziosi che potrebbero bloccare l’alienazione delle farmacie in itinere, come successo non più di due anni fa per esempio a Scafati. A questo punto i candidati dovranno rappresentare una propria idea di possibile gestione alternativa delle farmacie comunali, mettendo ovviamente al centro principi di salute economica cruciali per la gestione amministrativa.

Una scelta tecnica per salvaguardare le casse

L’affidamento del servizio costerà 10 mila euro alle casse comunali, e la priorità per la selezione da parte dell’ente non si basa su eventuali idee e valutazioni considerate più “convincenti”, ma sull’esperienza e la competenza professionale dell’operatore economico dimostrata nel curriculum. Una scelta questa che sembrerebbe più tecnica che politica per l’amministrazione del sindaco Ferraioli, che privilegia profili di esperienza pluriennale nei confronti di enti pubblici o privati per salvaguardare gli interessi di cassa e non solo.

Scadenze e obiettivi

L’avviso pubblico ha valore fino al prossimo 12 settembre, con l’auspicio per l’amministrazione di riuscire a chiudere questo importante capitolo prima del termine dell’attuale mandato, ormai al tramonto.

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Alfonso Romano
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