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Regionali. Per De Luca il centro sinsitra non vale un “Fico”

Il centrosinistra campano si avvicina alle elezioni tra proclami d’unità e tensioni, con De Luca che respinge Fico e attacca i 5 Stelle.

Il fragile amore del centrosinistra

Elezioni regionali. Altro che vero amore. Il centrosinistra arriva alle regionali di novembre con il solito slogan dell’unità, ma l’unità sembra più un miraggio che un progetto politico. I territori già raccontano un’altra storia: vecchie ruggini mai superate, personalismi duri a morire e liste parallele che somigliano più a trappole che ad alleanze. La campagna elettorale, invece di una marcia compatta, appare come un percorso a ostacoli dove ognuno cerca di piazzare il proprio vessillo.

Lo scontro aperto tra De Luca e Fico

In Campania, il termometro politico segna febbre alta. Vincenzo De Luca non si nasconde e boccia senza appello la possibile candidatura di Roberto Fico. «Se qualcuno immagina di introdurre nella Regione Campania forme di ideologismo e stupidaggini del genere, ha sbagliato i conti», tuona il governatore, trasformando la polemica in comizio permanente. Il messaggio è chiaro: i 5 Stelle parlano di slogan, lui di percentuali e voti reali. «Io rappresento il 70% dei cittadini campani, qualcun altro il 9%. Chi si deve adeguare è chi vale poco, non chi rappresenta la maggioranza», insiste De Luca. Il muro non è solo contro Fico, ma contro l’idea stessa di un centrosinistra movimentista: il presidente preferisce il pragmatismo delle poltrone al romanticismo delle bandiere.

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gerardo vicidomini
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Gerardo Vicidomini

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