Un’interrogazione che tocca le tasche dei cittadini
Scafati, ancora ombre sull’ACSE. “Un’interrogazione consiliare che riguarda i soldi dei cittadini e la trasparenza di ACSE. Questa mattina – sì, non ci fermiamo nemmeno di domenica – è stata depositata un’interrogazione al Sindaco di Scafati e all’assessore al Bilancio su un tema che tocca direttamente la tasca dei cittadini: la gestione del personale e del costo del lavoro in ACSE S.p.A., e i suoi effetti sulla libertà e la dignità del lavoro, sul costo del servizio e sulla TARI” dice Michele Grimaldi.
Aumenti consistenti e dubbi sui contratti
“Dal verbale del CdA di ACSE del 18 settembre emerge un aumento consistente del costo del lavoro per il 2025, legato soprattutto all’uso di contratti a termine e di somministrazione. Solo nei primi 7 mesi dell’anno sono già stati spesi 650.000 euro, con una previsione di oltre 1,5 milioni di euro entro dicembre. Si tratta di oltre 600.000 euro in più rispetto all’anno precedente” continua preciso Grimaldi.
Le domande poste al Comune
Il consigliere Michele Grimaldi ha chiesto ufficialmente al Sindaco e all’assessore al Bilancio chiarimenti su diversi punti. In particolare: il rispetto dei limiti di legge sui contratti a termine e in somministrazione; la coerenza con il Piano Economico Finanziario; la legittimità delle attività straordinarie; la trasparenza nelle procedure di affidamento; l’esercizio del controllo analogo da parte del Comune.
Il rischio per i cittadini
L’interrogazione, secondo Grimaldi, mira a capire se le scelte di ACSE siano legittime, trasparenti e sostenibili, o se finiranno per pesare sulle bollette dei cittadini. La questione riguarda infatti non solo il rispetto delle norme, ma anche la dignità del lavoro, la serietà nella gestione di un servizio pubblico essenziale e l’uso corretto delle risorse delle famiglie di Scafati.
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