Un progetto nato per ridurre la migrazione sanitaria
Napoli. Prosegue con successo il progetto di chirurgia toracica itinerante del Policlinico Universitario Vanvitelli, ideato dal Rettore Giuseppe Paolisso Nicoletti e dal Professore Alfonso Fiorelli, Direttore della UOC di Chirurgia Toracica, con il sostegno della Direzione Strategica guidata dal Direttore Generale Mario Iervolino. L’obiettivo è chiaro: portare interventi specialistici di alta complessità in ospedali della Campania non dotati di questa disciplina, evitando ai pazienti trasferte lunghe e spesso difficili.
Gli interventi pionieristici a Eboli
Grazie a una convenzione tra il Policlinico Vanvitelli e l’ASL Salerno, in una sola settimana sono stati eseguiti per la prima volta all’Ospedale di Eboli due interventi di chirurgia toracica con tecnica mininvasiva (toracoscopia). I pazienti, affetti da versamento neoplastico recidivante, non erano in condizioni di trasferimento a Napoli: da qui la scelta di operare direttamente in loco, garantendo cure tempestive e sicure.
La squadra multidisciplinare
Determinante è stato il lavoro integrato dei professionisti dell’Ospedale di Eboli: il Dott. Damiano Capaccio (Endoscopia Toracica), il Dottor Luigi Sparavigna (Chirurgia Generale), il Dottor Ferdinando Chiumento (Anestesia e Rianimazione) e la Dottoressa Marina Sarnataro. Gli interventi sono stati condotti dal Professore Alfonso Fiorelli, con il supporto del Dottor Vincenzo Di Filippo, in un contesto di piena collaborazione e sinergia.
La testimonianza del professor Fiorelli
«Questa esperienza dimostra come l’organizzazione, il gioco di squadra e la professionalità possano rendere possibile ciò che sembrava impensabile», ha affermato il Prof. Fiorelli.
Una nuova prospettiva per la sanità campana
Il successo di Eboli apre la strada a un modello di sanità diffusa, capace di offrire cure specialistiche in tutta la Campania. La chirurgia toracica itinerante del Vanvitelli si conferma non solo come progetto sanitario innovativo, ma anche come risposta concreta ai bisogni di prossimità e di equità nell’accesso alle cure.
Sestante.tv. Un anno dopo: il nostro giornalismo con il punto TV