L’apertura e la corsa alla visibilità
Sant’Egidio del Monte Albino. Alla notizia che avevamo anticipato, quella dell’apertura della nuova rampa autostradale dell’A3 per chi proviene da Salerno, prevista per venerdì, è subito scattata la corsa alla visibilità politica. Dopo tre anni e mezzo di attesa e una incredibile sequenza di brutte figure, ecco che arrivano i rivendicatori di turno.
È tempo di passerelle, con il sindaco di Sant’Egidio del Monte Albino Antonio La Mura, già pronto al taglio del nastro insieme al presidente della Regione Vincenzo De Luca. Una cerimonia che promette la consueta folla di amministratori locali, molti dei quali fino a ieri non conoscevano nemmeno l’esatta posizione dell’imbocco della rotatoria in località Pagliarone. Da Paolo De Maio, sindaco di Nocera Inferiore, a Cosimo Ferraioli fino ad aspiranti consiglieri regionali, potrebbero essere tutti in fila, in passerella, per celebrare la tanto attesa inaugurazione, ormai canonizzata dal post social del sindaco La Mura che finalmente ha profferito qualche parola sull’evento dell’anno “sangiliano”.
Le vere origini della rampa
Andando oltre le passerelle, c’è bisogno di chiarezza. La nuova bretella, figlia di un progetto non voluto da un certo “casato” e naufragato nei primi anni Duemila, è stata resa possibile soprattutto grazie all’impegno del consigliere regionale Luca Cascone.
In qualità di presidente della commissione Trasporti, Cascone ha garantito i fondi (Europei) necessari a portare a compimento l’opera, un tempo osteggiata proprio dall’amministrazione comunale di Sant’Egidio. Ora che l’errore storico è stato sanato, lo svincolo è realtà, anche se, puntualmente, non mancano perplessità sulla sicurezza dell’immissione e sulla corsia di decelerazione, punti critici che solo i prossimi mesi di pieno utilizzo potranno chiarire.
I benefici e le questioni aperte
Per i cittadini, comunque, l’apertura rappresenta una svolta: si alleggerirà il traffico tra via Adriana e via dei Goti ad Angri, e chi si muove verso la Costiera non dovrà più attraversare il centro cittadino.
Restano però in sospeso le sorti dello spazio sottostante al cavalcavia tra Angri e Sant’Egidio. Un’area che, secondo un protocollo firmato tempo fa dal sindaco di Angri Cosimo Ferraioli, avrebbe dovuto ospitare un hotspot per i bus turistici diretti in Costiera Amalfitana. Al momento, i bus sostano, in maniera anche approssimativa, bivaccando nell’area della rotatoria, creando disagi e rischi per la viabilità. Una questione che grava ancora sulle scrivanie di Ferraioli e La Mura, ma che rischia di essere rimandata alle prossime amministrazioni, con le urne ormai vicine per le due realtà comunali.
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