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Cirielli e Fico e il vuoto di progetto: l’Agro e il Vesuviano pretendono risposte

Il confronto tra Cirielli e Fico si intreccia con l’eredità di De Luca: Agro e Vesuviano decisivi, ma astensione in agguato.

Il clima della sfida

Quelle delle prossime “Regionali” non sarà una tornata elettorale come le altre. Non lo è mai stato in Campania, ma questa volta pesa l’eredità ingombrante di Vincenzo De Luca. Il decennio del governatore salernitano ha stravolto il sistema, accentrando poteri e ridisegnando gli equilibri regionali. De Luca lascia dietro di sé una macchina amministrativa ipertrofica, per alcuni discutibile per altri lodevole. Ora, tra i candidati Edmondo Cirielli e Roberto Fico, incombe il rischio che la sfiducia popolare si trasformi in un astensionismo record. La vera battaglia è contro l’indifferenza di una popolazione che, disillusa, non vuole più credere alle promesse della politica.

Il peso dell’Agro e del Vesuviano

L’agro nocerino sarnese e l’area vesuviana stabiese non sono solo bacini elettorali: sono il cuore demografico della regione, compressi da un’urbanizzazione tra le più dense d’Europa. Sovraffollamento, servizi inadeguati, scarsa qualità della vita sono nei decenni divenuti la norma. Gli elettori attendono risposte concrete, non più annunci. I consiglieri regionali che li hanno rappresentati finora hanno salvaguardato il territorio con approssimazione, lasciando un’eredità di malcontento e diffidenza.

Colonialismo politico e visione assente

Il problema è strutturale: un “colonialismo politico” che cala candidati dall’alto, senza una reale comprensione del sistema territorio ma avvezzo alla logica dei numeri. Le istanze delle comunità restano senza voce. Manca una visione organica che sappia ricucire contraddizioni e conflitti: trasporti e sanità, produzione agricola e industriale, spazi urbani congestionati, reti sociali deboli. Né CirielliFico hanno ancora delineato un modello capace di dare respiro a queste realtà.

Una lettura diacronica

Le elezioni regionali in Campania hanno sempre avuto nell’Agro e nel Vesuviano un termometro indicativo. Cirielli cerca di presentarsi come l’uomo dell’ordine, forte della sua esperienza istituzionale. Fico, con l’eredità del Movimento 5 Stelle, tenta la carta della partecipazione civica. Ma la lettura diacronica mostra la necessità per entrambe le narrazioni di attendere alle tante promesse non mantenute e un divario crescente con i bisogni concreti della popolazione.

Quale feedback aspettarsi

Il feedback atteso dalle urne è incerto. Agro e Vesuviano potrebbero ribaltare l’apatia in mobilitazione, oppure scivolare in un’astensione senza precedenti. In queste aree, più che altrove, si misura la distanza tra politica e società. La sfida, insomma, non è soltanto tra Cirielli e Fico. È tra il sistema della rappresentanza e cittadini che chiedono verità, visione e responsabilità anche se diversamente interpretate. C’è necessità di fare politica e non alimentare clientelismo e inutili feudi. 

Regionali Campania, candidati senza visione per l’Agro Nocerino?

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