Un venticello che soffia troppo
Da qualche tempo un leggero — ma insistente — venticello calunnioso soffia malevolo fino alla nostra redazione, portando con sé parole e insinuazioni che non profumano affatto di verità. Si mormora, infatti, che la nostra testata non darebbe spazio all’amministrazione comunale di Sant’Egidio del Monte Albino guidata dal dottor Antonio La Mura per mancanza di “comunicazione”. Una notizia del tutto infondata e, se vogliamo, anche un po’ spinta.
Critichiamo, sì, quando serve, ma lo facciamo sempre nel pieno rispetto del diritto di replica e con le porte bene aperte al dialogo. Per questo ribadiamo pubblicamente la nostra disponibilità: il sindaco può pubblicamente esprimere perplessità, chiarire, promuovere iniziative e anche confutare dove necessario le nostre rimostranze, se lo ritiene opportuno.
Nessuno ha mai chiesto denaro, ma solo confronto
Sia chiaro: non chiediamo soldi per pubblicare notizie, né favori per raccontare l’attività amministrativa. Esistono leggi, la 150/2000, appositi canali istituzionali, formali e trasparenti, che da decenni rispettiamo pienamente di cui ci serviamo per comunicare e proporre in maniera trasparente e formale come facciamo di routine. Ci serviamo delle piattaforme come il MEPA e altri strumenti attenendoci pedissequi a ogni cavillo normativo. Riteniamo a priori che il nostro lavoro non si compra, ma si ascolta e si legge. E se qualcuno pensa il contrario, lo dica ma sbaglia indirizzo.
Del resto, il sindaco La Mura dispone di un ufficio comunicazione ben strutturato e, come evidenziato da documentazione pubblica, anche piuttosto ben retribuito. Sarebbe dunque semplice per Lui, o per il suo addetto stampa, inviare una nota, una replica, un chiarimento. Le nostre mail sono nella disponibilità di tutti, cosi come i telefoni. Si chiama: diritto di replica.
Un appello al confronto
Dispiace, piuttosto, che si sparli, pure in maniera pesante, di noi — e persino dentro i luoghi istituzionali come recentemente sarebbe stato fatto — senza che gli interessati siano presenti per ribattere. Non è questa la politica che costruisce, ma è quella che divide.
Noi, invece, preferiamo la chiarezza, avvolte colorata da un pizzico di ironia. Per questo invitiamo ancora una volta il caro sindaco Antonio La Mura a un confronto pubblico, magari anche alla presenza delle opposizioni. Sarebbe un bel segnale di democrazia, autorevolezza e maturità amministrativa. Ma la smetta di usare l’arma impropria della diffida come fa qualche sua collega angrese. Lei sa benissimo che non siamo “pennivendoli” e che ogni singolo movimento è documentato e registrato nei cassetti fiscali.
Per il diritto di replica la voglio togliere pure dall’imbarazzo del confronto. E se preferisce qualcosa di più personale, nessun problema: Dottore La Mura, ha il mio numero. Mi chiami quando vuole. Per amore di verità e del giusto posso venire pure da solo e disarmato, senza chiedere nulla in cambio. Però mi prometta di visionare le PEC.
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