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Scontro politico a Scafati sul tema delle case popolari

A Scafati i consiglieri Pd interrogano il sindaco Aliberti sulla gestione delle case popolari. Dura replica del primo cittadino.

A Scafati torna il tema delle case popolari

A Scafati torna al centro del dibattito pubblico il tema delle case popolari. Dopo mesi di segnalazioni da parte dei cittadini sulle difficoltà abitative, i consiglieri comunali del Pd, Michele Grimaldi e Francesco Velardo, hanno sollevato la questione con un’interrogazione scritta indirizzata al sindaco e agli uffici comunali. L’obiettivo è fare chiarezza sulla gestione del patrimonio abitativo pubblico e sulle politiche sociali rivolte alle famiglie più fragili.

«Vogliamo capire cosa sta succedendo nelle case popolari della città – spiegano Grimaldi e Velardo –. Quante abitazioni sono effettivamente assegnate, quante risultano vuote o occupate abusivamente, e soprattutto quanto incassa il Comune dai canoni di affitto e quanto invece resta inesigibile a causa della morosità».

I due consiglieri chiedono dati precisi e aggiornati: numero di alloggi Erp a Scafati, appartamenti comunali o gestiti da Acer e altri enti, quelli liberi ma inutilizzabili per contenziosi o lavori bloccati, e famiglie che vivono in condizioni di sovraffollamento o in convivenze forzate. «Ci arrivano segnalazioni continue di persone che vivono in pochi metri quadrati o attendono un alloggio da anni – aggiungono –. Serve un piano serio per il disagio abitativo, non interventi spot. Vogliamo sapere se ci sono progetti di housing sociale, convenzioni con associazioni o fondi regionali, e se sono previsti nuovi alloggi o recuperi di immobili abbandonati».

La replica di Aliberti

La risposta del sindaco Pasquale Aliberti arriva con toni duri: «Sulla questione abitativa abbiamo trovato una situazione scandalosa dopo il commissariamento che avrebbe dovuto ripristinare la legalità, visto che era uno dei motivi dello scioglimento del consiglio comunale. Attualmente stiamo regolarizzando i canoni, contrattualizzando chi ha diritto e procedendo agli sfratti di chi non ne ha. Le cifre che recuperiamo oggi erano ignorate per anni da amministratori che giravano la faccia dall’altra parte».

Aliberti definisce le critiche dei consiglieri comunali in quota Partito Democratico “strumentali”: «Chi ora polemizza ha taciuto per anni di fronte ai problemi, contribuendo indirettamente alle difficoltà che oggi denunciamo. Non si affrontano i temi politici col sentimento della gente ma attaccando gli avversari sulle caviglie».

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Alfonso Romano
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