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Campania: pensioni e condono è duro scontro Pd FdI Meloni

FdI propone bonus pensioni e nuova sanatoria edilizia. Pd e progressisti attaccano, denunciando pratiche elettorali opache e ritorni a logiche del passato.

Campania. Tra bonus alle pensioni minime e riapertura della sanatoria edilizia, esplode la polemica tra centrosinistra e centrodestra a pochi giorni dal voto.

Il riaccendersi dello scontro

Per ravvivare una campagna elettorale complicata, Fratelli d’Italia tenta il colpo di teatro: un bonus da 100 euro mensili per i percettori di pensione minima e una riapertura della sanatoria edilizia che molti, nel centrosinistra, considerano un vero “condono elettorale”. La mossa ha immediatamente incendiato il dibattito politico, riportando alla ribalta antiche ferite del territorio campano.

Le accuse del Partito Democratico

Durissimo il giudizio del deputato Piero De Luca, che non usa giri di parole: «L’emendamento di FdI alla manovra che spalanca nuovamente il condono edilizio è un atto gravissimo. Non serve a dare risposte all’emergenza abitativa, ma a raccogliere consenso alla vigilia del voto. È una dinamica che somiglia a un vero voto di scambio politico». Per il segretario regionale dem siamo davanti «all’ennesimo condono acchiappa-voti». A suo dire, «manca solo che propongano un set di pentole o una bicicletta con cambio Shimano».

L’annuncio della destra

L’emendamento che riaprirebbe la sanatoria edilizia, presentato da FdI in manovra, è stato ufficializzato dal senatore Antonio Iannone durante il comizio della premier Giorgia Meloni a Napoli. Una norma dal respiro nazionale, ma che in Campania pesa come un macigno, soprattutto alla luce degli effetti ancora irrisolti dei condoni varati durante l’era Berlusconi.

La posizione di Roberto Fico

Il candidato del fronte progressista, Roberto Fico, respinge ogni tentativo di minimizzare: «Le persone meritano rispetto, non slogan riesumati da un’altra epoca. In ventiquattr’ore la destra ha inscenato due comiche: prima sulle pensioni, annunciando un bonus che il governo non ha mai realmente messo in campo; poi il ritorno al condono, un’idea riciclata a una settimana dal voto». Per Fico si tratta di «un atto disperato, degno di una coalizione che sa di aver già perso».

Le incertezze del governo

Sul fronte nazionale, le reazioni non sono meno controverse. Il vicepremier Antonio Tajani frena e precisa che «la questione va affrontata caso per caso», lasciando intendere che la proposta potrebbe subire modifiche sostanziali. Un equilibrio precario che fa emergere tensioni interne sulla gestione del tema edilizio.

La replica di Cirielli

In controtendenza, il candidato presidente del centrodestra Edmondo Cirielli difende a spada tratta il provvedimento: «L’emendamento è un atto di giustizia, atteso da migliaia di famiglie costrette a costruire per necessità abitativa, non per speculazione. Con me presidente, la Campania sarà la prima a recepire la norma». Un annuncio che rilancia la battaglia politica sul territorio.

Una campagna elettorale sempre più tesa

Con l’avvicinarsi del voto, il confronto attorno a pensioni e condono edilizio si trasforma così in uno dei terreni più esplosivi della campagna campana. Tra accuse incrociate, promesse aggressive e continui rilanci, il dibattito sembra destinato a intensificarsi, mentre gli elettori assistono a una corsa al consenso dove ogni mossa appare determinante e ogni parola pesa come un verdetto.

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