Un anniversario che rinnova memoria e impegno educativo. Il comitato e la comunità rilanciano il valore dell’eredità spirituale
Una giornata dedicata alla memoria del fondatore della Città dei Ragazzi
Angri. Nel giorno del 111º anniversario della nascita di Don Enrico Smaldone, fondatore della Città dei Ragazzi, nato ad Angri il 22 novembre 1914, il Comitato Don Enrico promuove un memorial che si terrà sabato 22 novembre, con una serie di appuntamenti religiosi e culturali pensati per ravvivare il ricordo della sua figura e del suo straordinario impegno nell’educazione dei giovani. Il programma prevede, alle ore 9:00, la Santa Messa al cimitero comunale di Angri, seguita da un momento di preghiera presso la tomba di Don Enrico. In serata, alle ore 18:00, la celebrazione presso la Chiesa della Santissima Annunziata anticiperà il concerto “Duo Anima Sonora”, con l’organo di Maria Teresa Roncone, il sassofono di Antonio Graziano e il soprano Katia Veneruso, in collaborazione con l’Associazione Euterpe.
Il valore di un’eredità educativa che continua nel tempo
Il coordinatore del Comitato, Agostino Ingenito, sottolinea il significato profondo del lavoro portato avanti in questi anni: «Il nostro impegno ha permesso di valorizzare la figura di Don Enrico come educatore e formatore. Questo anniversario è anche l’occasione per ringraziare la Diocesi guidata da monsignor Giuseppe Giudice, che dal 2020, con l’editto e il successivo insediamento del tribunale ecclesiastico nel 2021, è impegnata nel processo canonico in vista della possibile beatificazione del servo di Dio».
Il concorso per le scuole e l’impegno per il territorio
Accanto alle celebrazioni religiose, continua il lavoro di divulgazione delle opere e dell’azione educativa di Don Enrico con la sesta edizione del concorso “Un uomo e il suo sogno”, aperto agli studenti di ogni ordine e grado. Gli alunni sono invitati a partecipare con temi, iniziative teatrali o docufilm, con l’obiettivo di rinsaldare il legame tra la figura di Don Enrico e il territorio, promuovendo nuove progettualità condivise con il mondo della scuola, le amministrazioni locali e la Curia. Un percorso che intende rinnovare la missione educativa avviata dal sacerdote, proiettandola nella comunità contemporanea.
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